rotate-mobile
Politica

Porto, Di Marco: "No alle casse di colmata a mare? Serve una delibera"

C'era anche il presidente di Autorita'' portuale, Galliano Di Marco, lunedì pomeriggio in commissione a Ravenna

"Se arriva la richiesta formale di ritirare il progetto ne prendo atto". C'era anche il presidente di Autorita' portuale, Galliano Di Marco, lunedì pomeriggio in commissione a Ravenna per la discussione del progetto delle casse di colmata a mare dentro le dighe foranee del porto, tra petizione contraria dei cittadini, ordine del giorno del Movimento 5 Stelle e delibera della minoranza per una consultazione popolare. Se il Comune non e'' d''accordo, ribadisce, "faccia una delibera di Consiglio comunale da mandare alla Regione. E io ritiro il progetto. Ma dovete deciderlo voi. Ci vogliono le delibere".

Insomma il presidente di Ap non e' "contro qualcuno", vorrebbe dragare il porto. Se arriva una richiesta formale di ritirare il progetto con le casse a mare, Di Marco fara'' un passo indietro. Per ora rimane forte della delibera del Comitato portuale che gli ha dato il mandato per la rimodulazione del Progettone. Per cui serve una presa di posizione ufficiale. Che arrivera'', garantisce il vicesindaco Giannatonio Mingozzi. Lunedì, spiega, e' stata "una riunione utile. C''e'' maggiore sintonia sul no". Per cui "daremo subito il parere contrario al tavolo tecnico, ma non e'' detto che serva una delibera. Stiamo studiando la formula. Lo strumento lo troveremo coinvolgendo il Consiglio comunale e perche'' Ap possa adeguarsi e condividere la strada per trovare soluzioni alternative".

A illustrare la petizione in apertura di commissione e' il primo dei 2.150 firmatari Adalberto Serafini, spiegando che non si tratta di una "lotta contro Ap e Di Marco, una persona degna di rispetto, ci mette la faccia ma contro l''idea di portare i fanghi in casa a Marina". Si tratta di un''"operazione molto invasiva" per cui le "preoccupazioni. non dei no categorici, sono tanti". In primo luogo, argomenta, "c'e'' un aspetto residenziale", per gli odori e le sostanze chimiche disperse nell''aria. C'e' poi il turismo con le dighe spesso affollate da miglia di persone. Ci sono il limo e le particelle sottili sospese nelle acque, i possibili sversamenti. Un altro aspetto e' quello diportistico, con la cassa che occuperebbe il passaggio per le barche.

Senza dimenticare che a Marina sono molte le opere incompiute: "Non ci fidiamo, non riusciamo a fidarci. Siamo stati fregati troppe volte". Infine c'e' l''aspetto paesaggistico: una "mareggiata violenta porterebbe a radere al suolo qualsiasi cosa costruita sopra le casse di colmata". Insomma, lancia un appello, "non violentateci piu'' di quanto e' gia' stato fatto". La pentastellata Santarella sottolinea che il suo odg chiede un impegno al Comune per una posizione formale e ci sara'' un tentativo con il Pd per concordare il testo, mentre va in consiglio la delibera dell''opposizione per la consultazione popolare. Se ne parlera'' giovedi''.

Lunedì la illustra Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Gli atti, spiega "dicono che il progetto ha ancora via libera del Comune. Non e' stato certamente cestinato". Dunque "perche' sia credibile il no del Comune servono atti". Lo Statuto del Comune, aggiunge, prevede la possibilita'' di una consultazione popolare. Si potrebbe cosi' raccogliere il parere via mail o sms in base al numero della tessera elettorale. "Le casse di colmata non si faranno mai, nel Pd la contrarieta'' al progetto e' unanime", sottolinea il consigliere dem Andrea Tarroni. "Di cosa stiamo parlando? - aggiunge- Di perdere tempo e buttare soldi. E' chiaro a tutti quali sono le posizioni in campo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Porto, Di Marco: "No alle casse di colmata a mare? Serve una delibera"

RavennaToday è in caricamento