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Ancisi: "Condominio straripante a Porto Corsini. residenti di via XXV aprile agitati col Comune"

Interrogazione al sindaco di Ravenna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"La via XXV Aprile 1945 di Porto Corsini congiunge a senso unico via Po con via Guizzetti per una lunghezza di circa 250 metri. Fungendo da collegamento con tali principali arterie di entrata ed uscita dal paese, è strada ad alta intensità di traffico. Nel primo tratto, la sua larghezza, in corrispondenza delle case più vecchie, è di circa 5 metri. Dagli anni '70, il Comune, allo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza, di traffico e dei movimenti ciclo-pedonali della strada, ha imposto per gli edifici di nuova costruzione sul lato sinistro l'arretramento delle recinzioni di circa un metro, ottenendo l'allargamento della carreggiata a 6 metri. Con questo criterio sono stati costruiti tre complessi edilizi per un totale di 11 numeri civici e 16 appartamenti.

Già il 12 giugno scorso, 44 residenti del posto rivolsero al sindaco un esposto, segnalando come il Comune non avesse inspiegabilmente imposto lo stesso arretramento di un metro all'ultimo complesso edilizio di 6 appartamenti in costruzione da svariati anni sul lato sinistro stesso, negli ultimi 25 metri: per questo motivo, in tale tratto la strada si restringe a imbuto, arrivando a misurare, in corrispondenza di un manufatto in cemento già costruito che sporge pericolosamente sulla carreggiata, una larghezza di 4,95 metri, così creando gravi problemi di sicurezza e di circolazione in corrispondenza dell'intersezione con via Guizzetti. La foto allegata è di questo stesso mese di marzo 2016. L'esposto concludeva chiedendo al Comune "di provvedere in tempi brevi, prima della costruzione della recinzione definitiva, a correggere questo errore", in modo che la suddetta recinzione venisse arretrata di un metro.

La risposta del servizio Edilizia in data 10 agosto conferma che la recinzione rispetta il permesso di costruire, che l'esposto non aveva contestato. Tale risposta, non spiegando perché il permesso sia stato rilasciato con l'anomalia lamentata, riporta il parere favorevole rilasciato dal servizio Mobilità il 7 maggio 2015: in questo, però, si legge che la disposizione dei posti auto interni al condominio era stata autorizzata in precedenza a seguito di "precedenti istanze dove, negli elaborati grafici, non venivano riportate e indicate le eventuali recinzioni limitrofe (ora evidenti, nda)", salvo affermare che "l'eventuale arretramento della recinzione fronte Via XXV Aprile 1945 provocherebbe l'eliminazione dei posti auto computati come standard a parcheggio". Da quanto sopra, sembra evidente che anomala sia stata, a monte del danno, l'istruttoria del permesso di costruire.

Pare al sottoscritto che, in questo caso, i problemi di sicurezza della circolazione siano prioritari rispetto alla riduzione dei posti auto privati, in carenza del quali, se mai, non avrebbe dovuto essere rilasciato il permesso di costruire un fabbricato di tali dimensioni abitative. Chiedo dunque se e come il Comune intende rimediare il danno. Al riguardo, dato che i lavori in questione si stanno prolungando oltre misura, chiedo quale sia l'attuale termine ultimo per la loro conclusione, a seguito anche di quali eventuali proroghe consentite, affinché comunque non ne siano rilasciate ulteriori al solo scopo di non far decadere il permesso stesso di costruzione, e con questo la recinzione debordante".

Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna

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