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Conselice, impianto trattamento scorie. Meo (Verdi): “E’ stata verificata la salubrità dei prodotti?”

Una principale di chiarimento è stata presentata in un’interrogazione alla Giunta lunedì dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo.

“L’impianto di recupero delle scorie degli inceneritori che la Regione ha autorizzato a Conselice ha una potenzialità massima di 250mila tonnellate all’anno, di cui 62.500 t/a sono rifiuti pericolosi, e dalle ceneri si ricaverà un materiale inerte che verrà utilizzato per la produzione di cementi e laterizi. Quali garanzie sono state acquisite sulla salubrità di questo materiale in modo da tutelare la salute dei consumatori e dei lavoratori del settore edile?” Questa è la principale richiesta di chiarimento contenuta in un’interrogazione alla Giunta presentata lunedì dalla consigliera regionale dei Verdi, Gabriella Meo.

“Infatti, secondo quanto riportato nella deliberazione della Giunta regionale, i rifiuti ammessi nell’impianto in parte sono costituiti da rifiuti pericolosi con caratteristiche di pericolo H4 “irritanti” e H8 “corrosivi” che possono determinare reazioni infiammatorie con la pelle o le mucose o possono esercitare un’azione distruttiva sui tessuti vivi. Come è possibile utilizzare questo genere di sostanze in prodotti per l’edilizia?” “Ho anche chiesto – continua Meo – se i cementi e i laterizi che utilizzeranno i tale prodotto per la loro fabbricazione verranno commercializzati con l’indicazione “prodotti da scorie di incenerimento” o altra similare, in modo da garantire il diritto all’informazione del consumatore finale.”

“Gli inceneritori che trattano rifiuti urbani e speciali dell'Emilia-Romagna hanno prodotto circa 210mila tonnellate di "ceneri pesanti e scorie" nel 2012 (ultimo dato disponibile), più altre 20mila dagli inceneritori di soli rifiuti speciali. Anche ammesso di utilizzare tutte le scorie prodotte nella nostra regione – continua l’esponente ecologista – rimane una potenzialità di 20mila ulteriori tonnellate autorizzate che necessariamente dovranno essere reperite da fuori regione. Sarebbe strano che l’impegno preso di non importare rifiuti extraregionali non si applicasse anche alle scorie degli inceneritori. Perciò ho chiesto se si abbia intenzione di inserire tale previsione nel Piano Regionale Gestione Rifiuti in corso di approvazione.” “Infine – conclude la consigliera – ho domandato per quale motivo l’Ausl di Ravenna ha deciso di non partecipare in alcun modo alla definizione degli atti autorizzativi l’impianto di Conselice.”

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