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Politica Faenza

Caso autovelox, bocciata la revoca delle deleghe all'assessore alla sicurezza

Mozione respinta con i voti della maggioranza. Ribadita la legittimità dell'azione amministrativa, i consiglieri del PD affermano: "Attendiamo l'esito dei controricorsi"

Il dibattito sugli autovelox, dopo il caso delle 11 multe annullate a un'automobilista, si è prevedibilmente infiammato in consiglio comunale a Faenza. All’interrogazione presentata da Gabriele Padovani di Area Liberale l’assessore Massimo Bosi ha risposto ribadendo che l’amministrazione “ha sempre agito secondo le normative e le indicazioni della Prefettura e della Polizia” specificando inoltre che il Comune impugnerà la sentenza ricorrendo avverso l’annullamento delle sanzioni disposto dal giudice di pace. L’assessore inoltre ha specificato che “non abbiamo spostato il velox (sul Ponte Rosso, nda) perchè ritenevamo che fosse errata la posizione ma esclusivamente perchè, viste le polemiche mediatiche, abbiamo condiviso con la Prefettura la decisione. E’ il cartello che si deve vedere, non l’autovelox, che comunque di notte non si vedrebbe. Discutere di chi viola le regole ritengo sia fuori luogo”.

La discussione è poi proseguita quando è stato trattato il punto all’ordine del giorno presentato sempre da Area Liberale in cui si chiedeva la revoca delle deleghe dell’assessore alla sicurezza: “Sono state elevate 3610 sanzioni nei primi 15 giorni dall’attivazione dei dispositivi - ha detto Padovani - il 28 ottobre poi il velocar è stato riposizionato e anche alcuni consiglieri di maggioranza ritenevano che non fossero a norma. E’ giusto punire gli automobilisti scorretti, nessuno lo mette in discussione, ma partiamo da un vizio di forma. Presento questa mozione che mette in discussione l’assessore nel ruolo che riveste per queste motivazioni”.

In seguito è intervenuto Stefano Bertozzi di Fratelli d’Italia, che aveva inoltre presentato un esposto alla Prefettura. Nel proprio intervento il consigliere all’opposizione ha citato le varie interrogazioni che erano state presentate, sottolineando che tra le richieste di accesso agli atti una gli fu negata perchè “conteneva un vincolo di non divulgazione” e su questo punto ha chiesto di fare chiarezza.

Neri (M5S): “Velocità e distrazione sono le principali cause degli incidenti”

In difesa dell’operato dell’amministrazione si è basato poi l’intervento del capogruppo del Movimento 5 Stelle Marco Neri il quale ha riferito che “la strategia velocar è stata messa in pratica su sollecitazione della Prefettura che aveva chiesto di individuare le strade con più elevata pericolosità”. Il capogruppo ha poi esplicitato che secondo i dati Istat le principali cause di incidente stradale sono la distrazione, il mancato rispetto della segnaletica e appunto la velocità. “Il cittadino che ha infranto i limiti - ha detto Neri -, era distratto, andava veloce, e non ha rispettato la segnaletica, diventando un potenziale pericolo per se e per gli altri”. Nel prosieguo della discussione sono intervenuti anche Andrea Liverani (Lega), Roberto Matatia e Maria Luisa Martinez (PD). I due consiglieri di maggioranza hanno esplicitato nuovamente la pericolosità della strada difendendo le scelte dell’amministrazione ed hanno suggerito di attendere l’esito dei controricorsi.

Grillini (IV): “Ci vuole educazione stradale”

Dunque è stata la volta di Alessio Grillini di Italia Viva, tirato in ballo dal Movimento 5 Stelle in uno specifico comunicato inviato alla vigilia del consiglio comunale: “Le decisioni sono prese di concerto con i tecnici comunali. Anzichè puntare il dito contro l’assessore un ordine del giorno più obiettivo consisterebbe nella valutazione di responsabilità nella macchina comunale. Sul tema io sono stato tirato in ballo a livello personale, ma sono per il rispetto delle regole. Io ho detto che c’erano dei dubbi sulla natura della strada, sulla categoria della strada e solo dopo ho espresso dubbi sul collocamento dei velocar. Ritengo che quella strada sia prima da mettere in sicurezza. Se arriviamo di fronte a un giudice di pace che si esprime vuol dire che le evidenze risultate erano ipotizzabili, forse sarebbe stato meglio essere prudenti proprio in funzione di un danno erariale. Questa era la discussione. La sicurezza in questa città è un tema da affrontare. Bisogna mettere un velox in Viale Stradone, faremo poche sanzioni ma servirà per fare educazione. A Faenza c’è un tenore di condotta sopra le righe, mi aspetto una fase educativa e non solo di repressione”.

Infine Massimo Zoli di Progetto Civico Faentino che ha annunciato l’astensione: “Difficile avere una posizione netta. Gli errori giustificano alla revoca del mandato dell’assessore Bosi? Forse no. I cittadini multati hanno ricevuto la multa perchè non stavano alle regole. Altrettanto vero che ci sono regole che devono essere rispettate. Il velox è uno strumento di deterrenza, se non si vede non può essere considerato tale. Ritenevo il posizionamento degli autovelox sbagliato, ma non voglio per questo le dimissioni dell’assessore”. Alla fine quindi la mozione di revoca delle deleghe dell’assessore alla sicurezza è stata respinta con i voti della maggioranza.

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