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Via libera alla delibera sulle tariffe del servizio di ristorazione scolastica

Nella seduta di lunedì sera il consiglio comunale ha ratificato la delibera del cda dell'istituzione infanzia e istruzione

Nella seduta di lunedì sera il consiglio comunale ha ratificato la delibera del cda dell'istituzione infanzia e istruzione che, modificando un provvedimento precedente, istituisce il pagamento dei pasti effettivamente consumati nelle scuole dell'obbligo, lasciando invariata la tariffa mensile fissa nelle scuole per l'infanzia. La delibera è stata approvata con la modifica introdotta dall'emendamento di Ancisi, approvato all'unanimità.

Tale prevede riduzioni alla retta applicate d'ufficio in presenza di requisiti, e non su richiesta espressa delle famiglie. La delibera è stata presentata dall'assessore all'infanzia e istruzione Ouidad Bakkali che ha spiegato le due modalità di contribuzione: retta mensile per la scuola dell'infanzia comunale della scuola dell'infanzia statale.Tale retta  verrà ridotta automaticamente di adeguate percentuali, in relazione al calendario scolastico e, a richiesta delle famiglie, a fronte di assenze superiori a 25 giorni effettivi in  un mese, e retta a pasto per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado nonché per i pasti consumati nell'ambito del post-scuola.

"In questa sede ha dichiarato - non si mette quindi in discussione la tariffa a forfait che intendiamo mantenere in questa prima fase di sperimentazione nelle scuole dell'infanzia, bensì si decide come già detto di differenziare le modalità di pagamento".Il dibattito, cui sono intervenuti, tra gli altri, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, Alberto Ancarani e Caterina Graziani per il gruppo Pdl, per proporre rispettivamente 3 (uno accolto all'unanimità e 2 bocciati) e 2 emendamenti (uno bocciato e uno ritirato) si è incentrato anche su un ordine del giorno proposto dalla maggioranza che ha recepito le istanze del Movimento 5 stelle che a sua volta aveva presentato un suo odg.

Sono inoltre intervenuti dai banchi dell'opposizione paolo Guerra di lega Nord, e Sirio Stampa e Nicola Grandi di Lista per Ravenna. A favore della delibera si sono espressi i consiglieri del Pd: Fabio Sbaraglia e Daniele Perini; della federazione della sinistra Diego Rubboli; dell'Idv Davide Buonocore.

 "Questa delibera - ha esordito Nereo Foschini del Pdl - non tiene conto di quanto hanno manifestato i cittadini firmando la petizione. Il nostro voto sarà quindi contrario perché è sbagliata la filosofia che l'ha ispirata e che dà luogo a differenze di pagamento incomprensibili. Se il tema è la solidarietà, non saremo noi ad estraniarci; semmai contestiamo la modalità con cui viene espressa prevedendo differenze nelle modalità di pagamento a seconda della scuola frequentata".

 "Non possiamo accettare la discriminazione che viene attuata tra frequentanti delle materne e delle primarie". Ha concluso l'intervento citando la dichiarazione di una mamma a lui pervenuta via mail, a testimonianza del disagio delle famiglie", ha affermato Ancisi. Pietro Vandini del M5S ha espresso un voto contrario "perché andavano coinvolte maggiormente le famiglie attorno a questa decisione attorno a questa decisione in modo da capire realmente i  bisogni e le perplessità di chi direttamente coinvolto".

Gianluigi Baroncini del Pd ha dichiarato il voto favorevole affermando che "con questo provvedimento si chiude il cerchio sulla tariffazione dei vari servizi scolastici: pre post scuola etc, orientata all'equità e alla partecipazione dei costi da parte delle famiglie".

Favorevole anche Davide Buonocore dell'Idv che ha messo l'accento sul valore della solidarietà, quale elemento fondante del provvedimento e della progressività  contributiva. La fornitura di un servizio è un'attività  economica che non risulta possedibile, e questo è¨ ciò che lo differenzia dalla fornitura di una merce fisica. La ristorazione scolastica non si limita al semplice pasto ma è un servizio a cui tutti devono contribuire. La gente oggi è estremamente aperta a temi socialmente importanti ma diventa profondamente conservatrice (con la c minuscola) quando questi temi di solidarietà  prevedono un riscontro concreto. Vicino a Brescia c'è¨ un paese che si chiama Adro. Credo che tra Ravenna e Adro ci siano circa 200 km di distanza ma sono sicuro che tra il Comune di Adro e il Comune di Ravenna la distanza su certi temi sia abissale".

E' stato poi votato l'ordine del giorno con 21 voto favorevoli: maggioranza e M5S; contraria l'opposizione. La delibera è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell'opposizione.

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