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Il Consiglio comunale chiede ticket sanitari più equi

Giovedì il consiglio comunale ha discusso due ordini del giorno sulla rimodulazione dei ticket sanitari, uno di Lista per Ravenna, l’altro dei gruppi di maggioranza

Giovedì il consiglio comunale ha discusso due ordini del giorno sulla rimodulazione dei ticket sanitari, uno di Lista per Ravenna, l’altro dei gruppi di maggioranza. Il documento di Lista per Ravenna è stato respinto (voti favorevoli dei gruppi di opposizione, contrari dei gruppi di maggioranza); quello dei gruppi di maggioranza è stato approvato, con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza e del Movimento 5 Stelle, quelli contrari di Lega Nord, Lista per Ravenna e Pdl.

Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna) ha illustrato l’ordine del giorno del proprio gruppo. Matteo Cavicchioli (capogruppo Pd) ha illustrato il documento dei gruppi di maggioranza. E’ emerso che l’obiettivo dei due testi era sostanzialmente il medesimo, sollecitare la Regione a rimodulare i ticket in maniera più equa, ma che per i gruppi di maggioranza era imprescindibile un riferimento al fatto che i ticket sono stati introdotti dal governo.

Al dibattito sono intervenuti i consiglieri Sarah Ricci (Sel), secondo la quale la riproposizione del ticket è fra i provvedimenti “più odiosi” del governo, rispetto al quale si è posto il problema di come agire localmente “per farlo pesare il meno possibile sulle persone più deboli”. Secondo la consigliera l’Isee è al momento il sistema più equo, in attesa di metterne a punto uno ancora migliore.

Il consigliere Alberto Ancarani (Pdl) non ha negato il fatto che sia stato il governo a introdurre i ticket; ha però detto di ritenere che la Regione li abbia applicati “in maniera malvagia per poterlo colpevolizzare” e di condividere l’ordine del giorno di Lista per Ravenna. Ha inoltre ricordato che il Pdl ha organizzato una raccolta di firme per modificare le modalità di applicazione dei ticket da parte della Regione.

Andrea Tarroni (Pd) ha contestato la tesi di Ancarani dicendo che se la volontà della Regione fosse stata quella di colpevolizzare il governo sarebbe stato sufficiente far pagare dieci euro in più a tutti indiscriminatamente: “Invece ci si è presi la responsabilità di declinare gli importi con una sensibilità sociale. Se nella fretta non si è adottata la soluzione migliore, ora si cerca di rimediare”.

Nicola Grandi (Lista per Ravenna) ha detto che il documento del proprio gruppo non contiene un riferimento diretto al governo perché “i ticket sono purtroppo necessari e quindi un riferimento di questo tipo lo riteniamo una forzatura” e perché in questo modo si puntava a ottenere una maggiore condivisione possibile. Ha aggiunto di non condividere il documento della maggioranza perché “si fa riferimento in modo equivoco a ‘diverse tipologie di famiglia’, mentre il nostro punto di vista contempla una sola tipologia di famiglia, quella tradizionale”.

Diego Rubboli (Federazione della sinistra) ha detto che il documento dei gruppi di maggioranza esprime una critica sia nei confronti del governo, che ha tagliato le risorse alla sanità pubblica, che della Regione, per come ha disciplinato l’applicazione dei ticket: “L’ho sottoscritto non perché sia favorevole all’applicazione dei ticket, anzi, ma per una rimodulazione più equa”.

Paolo Guerra (Lega Nord) ha voluto mettere l’accento soprattutto sul fatto che “le conclusioni dei due ordini del giorno sono molto simili e quello che si aspettano i cittadini è una revisione dei parametri di calcolo”. Daniele Perini (Pd) ha condiviso l’ordine del giorno dei gruppi di maggioranza e ha voluto sottolineare la positività delle politiche adottate in generale dalla Regione in ambito sanitario.

Il sindaco Matteucci ha detto di essere favorevole all’ordine del giorno dei gruppi di maggioranza per due ragioni: la contrarietà rispetto alla scelta fatta dal governo e la condivisione della parte del documento nella quale si afferma la necessità di un sistema di applicazione dei ticket nuovo, “più aderente alla reale situazione delle persone quindi più equo. Se chiedessi alla Regione di rivedere le modalità di applicazione senza dire che non ho condiviso la scelta del governo farei un ragionamento a metà”.

Per dichiarazione di voto sono intervenuti alcuni consiglieri che avevano già precedentemente espresso la loro opinione ed inoltre Elisa Renda (Movimento 5 Stelle) che ha ritenuto condivisibili entrambi i documenti e interessante “l’idea di introdurre il fattore famiglia, perché considera sia il reddito che i componenti del nucleo familiare”. Il consigliere Davide Buonocore (Idv) ha voluto mettere in evidenza, rispondendo ad alcuni consiglieri, che il documento dei gruppi di maggioranza non esprime una critica solo nei confronti del governo ma anche in quelli della Regione. Il consigliere Learco Tavoni (Lega Nord) ha anticipato il voto contrario del proprio gruppo al documento dei gruppi di maggioranza e quello favorevole all’ordine del giorno di Lista per Ravenna.

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