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Consiglio territoriale 2, le priorità secondo Spadoni (LpRa): "Serve un autovelox in viale Alberti"

La giunta municipale ha deciso di indicare ai Consigli territoriali un elenco di priorità suddivisa per le dieci Aree territoriali da sottoporre all’esecutivo stesso

La città di Ravenna è divisa in tre aree territoriali: la prima riguarda il centro con 38.088 abitanti e una superficie di 21,15 chilometri quadrati, la seconda, la Darsena, con 20.153 abitanti su una superficie di 41,58 chilometri quadrati e la tre che insiste su un territorio di 81,12 chilometri quadrati e 40.150 abitanti. La giunta municipale ha deciso di indicare ai Consigli territoriali un elenco di priorità suddivisa per le dieci Aree territoriali da sottoporre all’esecutivo stesso, limitate a cinque per ogni campo d’interesse, vale a dire ambiente, lavori pubblici, viabilità, segnaletica e arredo urbano.

"Un elenco - sostiene Gianfranco Spadoni, consigliere del Gruppo Cambiamo il Comune - Lista per Ravenna - che nel caso dell’area più vasta e popolata, Ravenna 2 sud, il Consiglio sarà costretto a sintetizzare in cinque punti, davvero irrisori per affrontare le numerose questioni del suo territorio e, soprattutto, senza alcuna certezza che la giunta tenga nel dovuto conto dell’orientamento espresso dal Consiglio territoriale. Per cui allo sforzo di individuare le necessità emergenti, - che ovviamente non si possono limitare a cinque, - tali priorità corrono il rischio di trovare accoglimento solo in minima parte, se non addirittura accantonate o non inserite".

"Un esempio per tutti - prosegue Spadoni - è il fatto che il citato elenco non considera proprio il quartiere Alberti popolato da molte famiglie e con la presenza di numerosi uffici e attività commerciali, attraversato dall’omonimo viale Alberti, una circonvallazione mediana con traffico intenso e ininterrotto, teatro di molti incidenti anche mortali. Qui è necessaria l’installazione di autovelox di cui l’Amministrazione fa largo impiego, ma pare esistano questioni insormontabili per dotare questo asse viario di alcune apparecchiature in grado di controllare e limitare la velocità. Come, del resto, non sarebbe male intervenire per controllare la velocità nell’ autodromo cittadino, ossia viale Randi che pur disponendo di due attraversamenti pedonali semaforici, la viabilità scorre veloce".

"Sarà dunque cura del gruppo “Cambiamo il Comune” analizzare ogni singola realtà al fine di compiere scelte responsabili da inserire nelle priorità da proporre alla giunta - conclude Spadoni -. E a tal riguardo, tuttavia, nessuno può vietare suggerimenti, raccomandazioni e proposte da accompagnare a latere del documento ufficiale del Consiglio territoriale, proprio nel rispetto del diritto di proposta di ogni eletto, inserendo proposte anche oltre ai famosi cinque punti imposti arbitrariamente dal Comune".

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