rotate-mobile
Politica

Consiglio territoriale Del Mare, si candida il deputato Pini. E scoppia la polemica

I capogruppo de "La Pigna", Maurizio Bucci, di "CambieRà", Michela Guerra e di "Ravenna in Comune", Raffaella Sutter", hanno prsentato ricorso alla Commissione Tecnica

Il parlamentare della Lega Nord, Gianluca Pini, candidato alla carica di consigliere del Consiglio Territoriale del Mare per la lista del Carroccio. I capogruppo de "La Pigna", Maurizio Bucci, di "CambieRà", Michela Guerra e di "Ravenna in Comune", Raffaella Sutter", hanno prsentato ricorso alla Commissione Tecnica prevista dall’articolo16 del Regolamento per l’Istituzione e il funzionamento dei Consigli Territoriali. Bucci, Guerra e Sutter rilevano "il non possesso dei requisiti per la candidatura di Pini che come noto non risiede nel Comune di Ravenna e che per candidarsi ha attestato con dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi e per gli effetti dell’articolo 46 del Dpr 445/2000 e dell’art. 76 del Dpr medesimo, “di esercitare la propria attività prevalente di lavoro o studio nell’area territoriale zona mare oltre a sottoscrivere la dichiarazione di accettazione della candidatura di consigliere territoriale di Ravenna per i non residenti area Ravenna zona mare" di trovarsi nelle condizioni di eleggibilità previste dall’articolo 5 comma 2 lettera b) del vigente regolamento dei Consigli Territoriali".

Tale articolo del Regolamento, in breve, prevede che il soggetto non residente nel Comune di Ravenna debba avere l’esercizio della propria attività prevalente di lavoro e di studio nell’area territoriale in cui si candida. Chiariscono i ricorrenti: "E’ infatti noto a tutti che Gianluca Pini svolge ininterrottamente dal 28 aprile 2006 ad oggi la propria attività lavorativa prevalente in qualità di deputato per il gruppo Lega Nord e che tale prevalenza è testimoniata sia dai redditi da deputato presente nelle sue dichiarazioni che dall’attività parlamentare svolta . Ha infatti un indice di produttività pari a 838,3 posizionandosi in seconda posizione su 630 deputati e una presenza diretta e di missione per la Camera dei Deputati pari all’84,98%. Il restante 15,02% di assenza comprende sia l’assenza fisica ma anche la presenza del deputato che non vota e non partecipa a determinare il numero legale della votazione. Quindi una presenza attiva sotto il profilo dell'impegno profuso oltre che economico".

"Alla luce anche di questi dati forniti dalla Camera dei Deputati e della dichiarazione dei redditi di Pini è provato infatti che l’attività lavorativa prevalente sia quella di deputato e non di eventuali attività lavorative nell’area del mare e per questo deve essere escluso dalla candidatura in quanto privo dei requisiti per la candidabilità e l’eleggibilità - continuano -. Ma non è tutto. Al di là di ogni valutazione oggettiva e legale, che spetterà alla Commissione Tecnica, si vuole sottolineare fortemente il paradosso politico della candidatura di un Deputato della Repubblica presso un organismo quale il Consiglio Territoriale, che vede nella partecipazione dei cittadini comuni alla vita politica e nell'opportunità di agire su, e per, il proprio territorio, il fulcro stesso della propria esistenza. E' legittimo chiedersi per quale motivo quindi un parlamentare dovrebbe essere interessato a occupare uno spazio nel consiglio territoriale del Mare? Che interesse potrebbe avere? Il dubbio che tutto ciò non derivi da un amore viscerale verso le nostre spiagge è forte".

Attaccano ancora Bucci, Guerra e Sutter: "E’ inoltre assordante il silenzio proveniente dai gruppi politici di maggioranza, gli stessi che hanno evidentemente beneficiato della fallimentare campagna elettorale dello stesso pnorevole Pini per Alberghini, al ballottaggio dello scorso giugno, talmente goffa da sembrare fatta apposta, ma senz'altro così non è, per perdere le elezioni. Gli amministratori della maggioranza, i quali per primi, durante le assemblee di presentazione dei candidati ai consigli territoriali in svolgimento in questi giorni, tramite gli assessori, proclamano e promuovono la costituzione di consigli basati principalmente sulla volontà di fare bene per il territorio al di là delle appartenenze politiche, perché ora tacciono?".

"Il richiamare la collaborazione e la concretezza rispetto alle battaglie politiche, spettanti principalmente ad organi più alti, è ormai argomento clou nei preamboli che i nostri amministratori fanno in apertura alle assemblee ed è stato oggetto di discussione fino a poche settimane fa e apertura con le minoranze delle liste civiche . concludono -. Con quale coraggio i rappresentanti dell'amministrazione chiederanno tutto questo giovedì sera alla presentazione del Consiglio territoriale del mare, dal momento che avranno tra i candidati un deputato della Repubblica Italiana che ovviamente, invece, politicizzerà ai massimi livelli tal consesso? In un Italia oramai ridotta ai minimi termini sarebbe opportuno che un deputato avesse come priorità il bene del paese tutto e non perdesse il suo tempo prezioso, e profumatamente pagato da tutti i cittadini, per un consiglio territoriale che potrebbe essere seguito da cittadini comuni e volontari, ma questa, evidentemente, è solo la nostra opinione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consiglio territoriale Del Mare, si candida il deputato Pini. E scoppia la polemica

RavennaToday è in caricamento