Negli ultimi tempi si è fatta drammatica la questione dell'assetto del territorio in tutta l’Emilia-Romagna e che il ruolo dei Consorzi di bonifica diventa sempre più fondamentale. Annose questioni come i “piani di classifica” non sono ancora state affrontate e non si hanno segnali che la gestione sia diventata più trasparente, efficiente, coordinata con tutti gli enti che insistono sul territorio. Lo scrive Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se in questi anni è stato compiuto un effettivo monitoraggio della messa a regime del nuovo assetto e con quali risultanze.

Il consigliere vuole inoltre sapere se la Regione non ritenga che "la scarsa trasparenza nella gestione dei nuovi Consorzi, lo spreco di risorse in stipendi irragionevoli e la pessima gestione del patrimonio" debbano essere stigmatizzati e vi debba essere un intervento della Giunta e se non ritenga che vada "risolta una volta per tutte l’annosa questione dei piani di classifica e si faccia chiarezza nei confronti degli utenti dei servizi di fognatura in città trovando anche il modo di far confluire le obbligazioni in un unico pagamento".

Bazzoni, infine, domanda se non si ritiene che debba essere "data evidenza dei risparmi nei costi che si sono ottenuti, o meno, e dei miglioramenti nell'intervento sul territorio, visto che è ormai opinione comune che i nuovi Consorzi non abbiano portato risultati concreti per grosse carenze gestionali". Infine, se si non ritiene opportuno "mettere allo studio un'ulteriore accorpamento per poter arrivare ad una significativa riduzione dei Consorzi, il cui primo passo potrebbe essere la costituzione di un unico Consorzio per la Romagna".