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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Consumo di suolo, Ravenna prima in regione e seconda in Italia. RiC: "Il cambio di passo è solo una promessa"

Ravenna in Comune cita i dati del rapporto Ispra: "Insieme a Roma, i comuni che hanno consumato più suolo nell’ultimo anno sono Ravenna e Vicenza, rispettivamente con circa 68 e 42 ettari in più"

Il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” prodotto dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), il cosiddetto rapporto dell’Ispra, nell’edizione 2022 mette ancora una volta Ravenna sul podio d'Italia. Come evidenzia la lista Ravenna in Comune, "Ravenna è prima in Emilia Romagna e seconda in Italia per consumo di suolo".

"A livello italiano, con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni, e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo nel 2021 ha sfiorato i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato- afferma Ravenna in COmune - Una costante in questo quadro è rappresentata da Ravenna che, per quanto riguarda il consumo di suolo, non sale o scende: è sempre in cima".

Il rapporto Ispra infatti sottolinea: "Insieme a Roma, i comuni che hanno consumato più suolo nell’ultimo anno sono Ravenna e Vicenza, rispettivamente con circa 68 e 42 ettari in più". Una denuncia su cui Ravenna in Comune si era già fatta sentire: "Lo scorso anno hanno pesato anche i cantieri del rifacimento del metanodotto Ravenna mare – Ravenna terra e opere connesse presentato da Snam rete gas, approvato con una delibera del Consiglio Comunale di due anni fa che vide il solo voto contrario di Massimo Manzoli per Ravenna in Comune e di Marco Maiolini del gruppo misto".

"Come spiega il rapporto, 'la temperatura superficiale al suolo (Land Surface Temperature – LST, cioè la temperatura misurata al livello di copertura del suolo) è generalmente più elevata laddove la densità di suolo consumato è maggiore'. Dunque - conclude Ravenna in Comune - c’è un nesso importante tra consumo di suolo e aumento delle temperature. Un altro nesso lega l’effetto climalterante a quel metano trasportato col metanodotto o via mare diretto (se dovesse andare in porto) ad un rigassificatore. Le promesse di “cambio di passo” pronunciate dal Sindaco al momento della dichiarazione di emergenza climatica sono rimaste lettera morta".

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