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Consumo di suolo 'record' a Ravenna, Buonguerrieri (FdI): "Altro che green, il Pd soffoca la città col cemento"

L'ultimo rapporto Ispra sul consumo di suolo nel 2021 ha fatto segnare un incremento di oltre 2 metri quadri al secondo e conferma che Ravenna è prima in Emilia Romagna e seconda in Italia per consumo di suolo (dietro a Roma). "Un risultato allarmante", secondo la candidata di Fratelli d'italia

L'ultimo rapporto Ispra sul consumo di suolo nel 2021 ha fatto segnare un incremento di oltre 2 metri quadri al secondo e conferma che Ravenna è prima in Emilia Romagna e seconda in Italia per consumo di suolo (dietro a Roma). "Un risultato allarmante, che vede purtroppo protagonista l’Emilia Romagna - commenta Alice Buonguerrieri, candidata di Fratelli d'Italia per la Romagna alla Camera e in corsa nel collegio uninominale di Ravenna in rappresentanza del centrodestra - La regione è infatti terza per incremento di suolo consumato sia nel 2021 sia prendendo in considerazione il decennio 2011-21. Maglia nera in regione la città di Ravenna, seconda solo a Roma a livello nazionale. Un risultato che stride con l’attenzione all’ambiente sbandierata dalla sinistra che guida il Comune da decenni.

La candidata del partito di Giorgia Meloni denuncia quello che definisce "lo scollamento tra proclami e pratica della giunta ravennate. Il sindaco De Pascale aveva promesso cubatura zero e invece i cittadini hanno subito una vera e propria colata di cemento, da ultimo l’ampliamento del centro commerciale Teodora. A chi giova questa furia costruttrice? Certamente non ad artigiani e commercianti. Ravenna è stata invasa da supermercati e punti vendita di grandi catene che mettono in ginocchio le piccole attività indipendenti, facendo felici solo multinazionali e grandi costruttori. Lo sviluppo della rete distributiva previsto dagli strumenti urbanistici è calibrato per una città di 180-200mila abitanti, ma la città è ancora molto lontana da questa dimensione”.

La ricetta, secondo la candidata, è semplice: “Ravenna ha abbondanza di edifici che potrebbero essere ristrutturati e reimmessi sul mercato, con ricadute positive per l’ambiente e per gli artigiani locali che avrebbero così nuove opportunità di lavoro. Il consumo di suolo minaccia poi la fauna e la flora e rende il terreno meno capace di assorbire le piogge, aumentando così il rischio di dissesto idrogeologico e di disastri in caso di eventi climatici eccezionali. Il Pd agita lo spauracchio del cambiamento climatico, ma poi distrugge l’ambiente con politiche pro-costruttori. Fratelli d’Italia è pronta ad impegnarsi a livello nazionale per frenare la cementificazione selvaggia e per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente”.

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