Coronavirus e scuole, Montanari (Pd): "Senza il vaccino saremmo già nel pieno di un'ulteriore ondata"
“L’inverno è alle porte. La scuola è iniziata da poche settimane e già si registrano classi in DAD. La preoccupazione e lo sconforto possono essere legittime, ma ci può essere fiducia per il prossimo futuro. La variante delta si caratterizza per una grande contagiosità e la fascia di popolazione da 0 a 12 anni non è vaccinata.
Con l’apertura delle scuole, è previsto che possano essere i bambini ad ammalarsi, ma questa volta non sono loro a essere i più fragili e indifesi. Per i bambini ogni virus è nuovo, sia esso il coronavirus o qualsiasi altro e il loro sistema immunitario è plastico e unico; quindi difficilmente andranno incontro a problematiche di rilievo.
L’argine invece alla loro capacità di diffondere il virus siamo noi adulti che abbiamo la responsabilità di avere completato il ciclo vaccinale. Diversamente dall’inverno passato, questo anno possiamo auspicare che il numero di casi rimanga limitato, ma soprattutto che la necessità di ospedalizzazione rimanga un evento tale da non saturare le possibilità di assistenza delle strutture sanitarie. Senza il vaccino saremmo già nel pieno di una ulteriore ondata.
Nel mondo è in corso la più grande campagna di prevenzione primaria che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto. Le campagne vaccinali, come le campagne antifumo, come le campagne sulla corretta alimentazione e tante altre, sono il cardine culturale e sanitario di una popolazione. Ravenna in questo si è sempre distinta e i numeri attuali sulla quota di popolazione vaccinata lo confermano.
Il vaccino anti-SarsCoV2 non è privo di effetti collaterali, come qualsiasi altro farmaco. Eppure ogni giorno si acquisiscono nuovi dati sulla sua sicurezza, come mai accaduto in passato nella storia della farmaceutica. Milioni di persone nel mondo sono state vaccinate e il periodo di osservazione si amplia con solidità sempre maggiore per i dati di sicurezza.
Voglio manifestare il mio orgoglio come medico e come rappresentante della comunità scientifica per quello che la ricerca è riuscita a realizzare e per i tempi in cui questo è stato possibile. Eppure la comunità scientifica e il suo contributo sono solo il primo passo del nostro uscire dalla pandemia. Il secondo passo è quello culturale. Ognuno di noi porta un patrimonio di cognizioni e di esperienze acquisite tramite lo studio e individua il ruolo che gli compete nella società fino ad influenzarla nelle sue scelte.
Il terzo passo è quello politico e istituzionale. Quel passo per cui il governo di una comunità possa essere mantenuto da coloro che indirizzano le scelte sulla base di evidenze e sulla base della ricerca del bene comune. Senza alcuna ambiguità. La prossima settimana l’atto del votare è un atto di responsabilità, anche per la salute pubblica.”
Marco Montanari - Medico ospedaliero, candidato alle elezioni comunali per il Partito Democratico