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Coronavirus, Ferrero (FdI): "Segnale forte per salvare le imprese turistiche"

La comparsa anche in Italia del Coronavirus ha portato le autorità ad attuare tutta una serie di iniziative preventive volte ad arginare l’espansione del morbo

La comparsa anche in Italia del Coronavirus con alcuni casi di infettati anche nella nostra regione ha portato le autorità ad attuare tutta una serie di iniziative preventive volte ad arginare l’espansione del morbo. "Senza voler polemizzare relativamente al contagio e alle misure prese, poiché non è questo il momento - adesso, infatti, si deve essere tutti uniti nel fronteggiare questa minaccia - voglio solo porre l’attenzione su un aspetto, non secondario, vale a dire le ricadute economiche - commenta Alberto Ferrero, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia - Infatti, se da un lato le ordinanze in cui si chiede di sospendere qualsiasi tipo di attività ricreativa di gruppo servono per isolare e limitare il contagio, dall’altra parte tutto questo penalizza notevolmente le piccole e medie aziende del commercio e del turismo. La riviera romagnola, grazie al turismo balneare, è un vero e proprio motore economico, non solo per la provincia e la regione, ma anche per la nazione stessa. La stagione vede il suo inizio già a Pasqua, tuttavia quest’anno la situazione è ben diversa. Già ad oggi le disdette ammontano a parecchie migliaia e le mancate prenotazioni non potranno che aggravare questo bilancio".

"È necessario, quindi, dare un segnale forte per salvare le aziende del turismo - spiega Ferrero - A questo proposito, per limitare il più possibile i potenziali danni economici, che inevitabilmente ci saranno, sarebbe fondamentale che tutti gli enti coinvolti, vale a dire Comune, Regione, Stato ed istituti di credito, in maniera congiunta, applicassero una moratoria su tutti i pagamenti, a partire dalla rata del mutuo relativamente all’anno corrente, allungando quindi di un anno la durata del mutuo stesso. Questo deve valere anche per le imposte sia locali che nazionali le quali, analogamente a quanto avviene in caso di calamità, devono essere sospese per l’anno in corso. La tempestività di azione è fondamentale se si vuole evitare che molte attività siano costrette a chiudere con gravi conseguenze sia sul piano economico che occupazionale".

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