rotate-mobile
Politica

"Cortei degli studenti: molte approssimazioni e poche idee"

In merito alla manifestazione di ieri mattina del Collettivo studentesco ravennate, mi vorrei soffermare ad analizzare ragioni, comportamenti e contraddizioni di questa parte del mondo studentesco locale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

In merito alla manifestazione di ieri mattina del Collettivo studentesco
ravennate, mi vorrei soffermare ad analizzare ragioni, comportamenti e
contraddizioni di questa parte del mondo studentesco locale.
Hanno ragione su un punto, basilare e sacrosanto quale il diritto allo studio,
come pure sostenere la totale demagogia delle forze politiche in materia di
riforme e concretezza nell'attenzione della scuola pubblica, ma altresì,
considerata l'abilità di navigare nella rete dei giovani, con un pò più di
impegno e soprattutto apertura mentale dovrebbero andarsi a leggere i programi
politici della varie forze che sono abitualmente in campo nello scenario
politico nazionale (abitualmente poichè in odore di elezioni nascono formazioni
e liste come funghi dopo la pioggia, per poi sparire all'indomani della tornata
elettorale) soprattutto di quelle considerate, nei numeri ma non nelle
proposte, minori.
Ma sbagliano con un atteggiamento a volte troppo "cruento", come imbrattare
plance e manifesti elettorali, strapparli, danneggiarli, oppure imbrattare
superfici private e pubbliche.
Ad esempio, basta farsi un giro in via Umago nella cancellata dell'Istituto
Callegari dove ieri mattina sono stati nuovamente e per la terza volta,
imbrattati con vernice rossa e nera i manifesti di Fiamma Tricolore, imbrattate
le plance con scritte "non ci rappresentate nessuno", "non votare" e poi un
interessante "w Lenin" che sbugiarda la non politicizzazione ideologica del
Collettivo studentesco ravennate, ma in verità lo si era già capito dagli
striscioni esposti nella manifestazione di ieri ove campeggiavano singolari
stelle rosse a cinque punte (non faccio ovvio riferimento alle BR).
Stesso dicasi per le scritte spray da "stampino" del Collettivo, sulle colonne
del porticato di via Lissa nei pressi della Farmacia comunale 4.
Oltretutto se fossero coerenti e informati, quegli studenti dovrebbero
prendersela e veicolore la loro protesta su quei partiti che dopo tangentopoli
e la fine della prima Repubblica, negli ultimi venti anni si sono succeduti
alla guida del paese disattendendo ogni promessa in materia di scuola e non
contro partiti e movimenti che non sono mai stati complici di questo Sistema,
ma spesso la cieca ideologia fa perdere la razionalità.
Inoltre sostenere l'astensionismo non serve a nulla, anzi facilita le
classiche forze politiche facce della stessa medaglia, in quanto l'elezione del
Parlamento è valida con qualsiasi genere di affluenza, a differenza dei
referendum abrogativi ove serve superare il quorum del 50,1% dei votanti aventi
diritto per ottenerne la validità: se questi ragazzi non si riconoscono in
nessuna delle forze politiche attuali, allora s'inventino un movimento
politico, facciano la loro proposta politica, tanto considerata la miriade di
sigle, una più o in meno non cambia la sostanza delle cose.
Concludo informando che questa mattina ho preso appuntamento con la Digos
ravennate, per espletare lunedì mattina le formalità necessarie per inoltrare
dununcia contro ignoti in merito a continui e sistematici danneggiamenti  ai
nostri manifesti, che vogliamo ricordarlo sono frutto dei sacrifici dei
militanti ravennati, in quanto tutta la campagna elettorale dai 1000 manifesti
ai 2000 volantini, e tutto il carburante necessario per girare in lungo e largo
la provincia di Ravenna provengono solamente dalle nostre tasche e di
conseguenza 2finanziate" dal nostro lavoro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Cortei degli studenti: molte approssimazioni e poche idee"

RavennaToday è in caricamento