rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Covid, "sei pazienti morti in Oncologia": Ancisi chiede a De Pascale un'indagine interna

Alvaro Ancisi ha presentato un question time al sindaco Michele De Pascale per fare il punto sulla situazione nel reparto di Oncologia

Il capogruppo in Consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha presentato un question time al sindaco Michele De Pascale per fare il punto sulla situazione nel reparto di Oncologia, "chiusa dopo 7 medici e 17 operatori sanitari infettati". Dall'esponente un invito ad "un'indagine interna", specificando che il "bacino infettivo irrefrenato di casi positivi al virus aveva contaminato, presso tale Unità operativa dell’ospedale di Ravenna, numerosi ammalati degenti e loro familiari".

Giovedì ha perso la vita un 61enne, "terzo caso di degenti morti nella stessa condizione - prosegue Ancisi -. L’assai più grave bollettino ci ha così suggerito di affrontare nello specifico anche questa triste casistica, affinché l’indagine richiesta all’Ausl Romagna sia la più completa ed esaustiva. Lungi dalla ricerca di un untore, auspichiamo che, prendendosi coscienza delle carenze di direzione e di vigilanza registratesi in un settore della spedalità ravennate tra i più delicati e importanti, se ne rimuovano le cause e se ne prevenga il ripetersi. Affermiamo dunque, con piena cognizione di causa, che i pazienti deceduti col Covid in Oncologia, durante il focolaio epidemico, sono stati a tutt’oggi sei, su 14 contagiati. Tanti sono i posti letto del reparto di degenza. Ad alcuni, l’infezione da Covid, subita mentre erano in trattamento chemioterapico e oncologico, può avere annullato le possibilità di combattere la propria malattia e con essa la residua aspettativa di vita. Tre nominativi sono stati pubblicati dalla stampa. Evitiamo di dare gli altri, coi relativi dati di età e di specifica patologia oncologica, per rispetto della privacy e dei familiari, a cui rivolgiamo un pensiero commosso".

Prosegue Ancisi: "Fin dal marzo 2020, il ministero della Salute e le associazioni scientifiche hanno messo in luce la fragilità del malato oncologico di fronte al contagio da Covid, raccomandando estrema cautela nella prosecuzione dei trattamenti e nella gestione dei singoli pazienti, essendo loro prima necessità la messa in sicurezza dall’infezione virale. Ci risulta invece che, nel corso della pandemia, l’Oncologia di Ravenna abbia continuato a ricevere ricoveri, selezionati ed arruolati a scopo di studi scientifici. In un caso, il paziente proveniva da un’Oncologia del centro Italia, quando ogni spostamento tra regioni avrebbe dovuto essere limitato all’urgenza e all’emergenza".

"Ci chiediamo se non fosse stato doveroso dare priorità alle attività di assistenza e muoversi con cautela selezionando ciò che realmente non avrebbe potuto essere procrastinato e concentrandosi sulle necessità dei pazienti del nostro territorio per le loro specifiche problematiche cliniche - conclude -. Ma soprattutto dovrà essere verificato fino a che punto e per quali ragioni le “Raccomandazioni per la gestione dei pazienti oncologici e onco-ematologici in corso di emergenza da COVID-19”, trasmesse il 10 marzo dal ministero della Salute, direzione generale della programmazione sanitaria, a tutte le regioni italiane, non fossero state rispettate. Ad ogni buon conto, ne alleghiamo il testo, quale parte integrante di questa nota, mantenendo alta l’attenzione riguardo all’andamento e alle conclusioni degli accertamenti che ci aspettiamo siano disposti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, "sei pazienti morti in Oncologia": Ancisi chiede a De Pascale un'indagine interna

RavennaToday è in caricamento