Crisi Cmc, Margotti (Pd): "Intervenire per il futuro dell'azienda"
Il Partito democratico chiede di salvaguardare la cooperativa ravennate. Netta anche la posizione della Giunta regionale: "Il fallimento di Cmc avrebbe ripercussioni sul tessuto sociale regionale e il blocco di tanti cantieri in tutta Italia"
"La Regione intervenga per aiutare la CMC, Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna, a superare l'attuale crisi, per salvaguardare l'avanzamento dei cantieri, il mantenimento delle commesse e per concertare la ricerca di nuovi potenziali partner istituzionali/commerciali". Lo chiede il Partito democratico che ricorda l'importanza della storica cooperativa ravenate e la necessità di tutelarne i dipendenti.
Netta la posizione della giunta per la quale è molto importante intervenire a sostegno di una realtà imprenditoriale così importante per Ravenna e l'intero Paese: "il fallimento di CMC avrebbe ripercussioni sul tessuto sociale regionale e il blocco di tanti cantieri in tutta Italia. In quest'ottica la Regione ha chiesto al governo di convocare il tavolo di crisi al Ministero, tavolo che si è poi riunito il 22 luglio scorso". In quella sede, spiega la giunta, è stata chiesta la salvaguardia di una realtà imprenditoriale così importante per il territorio. Il prossimo tavolo ministeriale dovrà riunirsi entro la prima metà di agosto e sarà l'occasione per vedere ipotesi di soluzione che prevedano la salvaguardia industriale della CMC: vogliamo garantire la continuità industriale, i livelli occupazionali e la tenuta sociale. Parole alla luce delle quali il Pd si dice soddisfatto perché viene confermata la sensibilità dell'amministrazione regionale verso i lavoratori, le imprese e il territorio.
Lo scorso mercoledì si è svolto un tavolo di confronto sulla crisi della Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna al quale sono intervenuti Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico e al lavoro, il sindaco Michele De Pascale e rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di Legacoop, di CMC e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. Il prossimo incontro è previsto all’inizio di agosto.
“Come noto – ha detto il segretario comunale PD Lorenzo Margotti – la Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, è una delle più grandi aziende di infrastrutture in Italia. Ha circa 3000 dipendenti diretti e si stima che circa 15.000 lavoratori siamo coinvolti nell’indotto. I sindacati, che il 18 luglio erano scesi in piazza, hanno espresso grande preoccupazione per la salvaguardia dell’occupazione e la tenuta sociale del territorio e hanno chiesto continuità industriale attraverso il coinvolgimento di partners industriali del settore che possano garantire una dote finanziaria e il proseguimento dei moltissimi cantieri avviati. Come consigliere comunale presenterò un ordine del giorno in cui chiediamo all’amministrazione che si prosegua con le iniziative di confronto intraprese per il futuro dell’azienda.”