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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Riolo Terme

Crisi da Covid, la proposta del consigliere: "Creiamo uno sportello per il sovraindebitamento"

"L'osservatorio violenza e suicidio ha rilevato un incremento dei suicidi per motivi economici in conseguenza della emergenza epidemiologica in corso e della crisi economica che ne è conseguita"

Creare uno sportello per il sovraindebitamento: è la proposta del consigliere comunale del Popolo della Famiglia a Riolo Terme Mirko De Carli. "La Legge 27 gennaio 2012 n. 3 ha introdotto disposizioni finalizzate a porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento definite come situazioni di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determinano la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempiere regolarmente - spiega il consigliere - Sono in particolare state introdotte procedure dirette ad ottenere, sotto il controllo del tribunale, l’estinzione delle obbligazioni del debitore non assoggettabile a fallimento che si trovi in una situazione di crisi da sovraindebitamento. L'osservatorio violenza e suicidio ha rilevato un incremento dei suicidi per motivi economici in conseguenza della emergenza epidemiologica in corso e della crisi economica che ne è conseguita, prevedendone l’incremento a fronte delle attività che non saranno più nelle condizioni di proseguire. In particolare l’osservatorio ha registrato un picco importante che non riguarda solo gli imprenditori, ma anche, e come conseguenza, le singole famiglie. La crisi economica causata dall’emergenza da Covid 19 ha letteralmente spaccato in due l’Italia. Da una parte i 4 milioni di dipendenti pubblici, i 17 milioni di pensionati, i 9 milioni di dipendenti a tempo indeterminato dell’impiego privato: i cosiddetti “garantiti”. Dall’altra tutti gli altri, in prevalenza lavoratori autonomi o piccoli imprenditori che, vedendosi ridurre o azzerare le entrate, si trovano in condizioni di grande difficoltà".

"Nella nostra città nelle scorse settimane si sono tenute varie manifestazioni pacifiche organizzate dalle categorie più colpite dalla crisi e dalle misure restrittive imposte dal governo centrale - continua De Carli - Tali manifestazioni hanno mostrato la situazione di affanno in cui si trovano in particolare lavoratori autonomi e piccoli imprenditori, con la conseguente sensazione di grande incertezza per il futuro delle loro attività e delle loro famiglie. L'attuale congiuntura economica potrebbe avere come conseguenza quella di indurre le persone in difficoltà ad aggravare la propria situazione di indebitamento, spesso oltre la possibilità di adempimento delle obbligazioni assunte. Più in generale ed indipendentemente dalla crisi epidemiologica che ha avuto come conseguenza la crisi economica, può accadere che vi sia un uso irresponsabile del denaro che conduce a situazioni di indebitamento, oppure che per eventi come ad esempio una separazione o un divorzio, ci si trovi improvvisamente in una situazione di difficoltà nel fare fronte agli impegni economici presi".

"La procedura introdotta dalla legge 3/2012 premette al debitore non soggetto a fallimento la possibilità di proporre ai creditori un accordo di ristrutturazione dei debito (anche finalizzato alla prosecuzione dell’attività d’impresa), di proporre un piano di ristrutturazione del debito senza previo accordo con i creditori, se le obbligazioni contratte sono estranee all’attività professionale del debitore, di liquidare il patrimonio, attraverso la specifica procedura di liquidazione da sovraindebitamento - puntualizza il consigliere - Il debitore che intenda ricorrere ad una delle procedure previste dalla legge deve rivolgersi ad un “Organismo di Composizione della Crisi”. Tali organismi possono essere costituiti da enti pubblici dotati dei requisiti di indipendenza e professionalità, dagli organismi di conciliazione costituiti presso le camere di commercio, dal segretario sociale, dagli ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti ed esperti contabili e dei notai. Gli ordini professionali ravennati (avvocati e commercialisti in particolare) e l’organismo di conciliazione presso la camera di commercio hanno costituito ciascuno il proprio Organismo di Composizione della Crisi. Il Comune di Riolo Terme e l’Unione della Romagna Faentina non possono non essere al fianco dei cittadini che si trovano a vivere situazioni debitorie quali quelle descritte che li rendono più fragili e incapaci di affrontare senza un supporto da parte della collettività i momenti di difficoltà. L’instaurazione di una forma di collaborazione con gli ordini professionali e la Camera di Commercio finalizzata a fornire una adeguata informazione agli utenti sulle caratteristiche e sulle possibilità offerte dalla legge citata o a supportare i cittadini con ulteriori indicazioni sull’esistenza di strumenti alternativi nel caso in cui non vi siano i requisiti per accedere alla procedura di sovraindebitamento, può essere uno strumento utile a sostenere i cittadini che si trovano in difficoltà contribuendo così a garantire la tenuta del tessuto sociale".

Il consigliere impegna quindi il sindaco e la giunta "a valutare la stipulazione di un protocollo di intesa tra il Comune di Riolo Terme, gli ordini professionali e la Camera di Commercio di Ravenna, per lo sviluppo di azioni informative e di accoglienza propedeutiche all’accesso all’Organismo di Composizione della Crisi di cui alla legge 27 gennaio 2012 n. 3; ad istituire uno Sportello sul Sovraindebitamento per le attività di prima accoglienza e di supporto e per fornire ulteriori indicazioni sull’esistenza di strumenti alternativi nel caso in cui non vi siano i requisiti per accedere alla procedura di sovraindebitamento; a realizzare iniziative di promozione al fine di illustrare l’utilità e le modalità di funzionamento dello sportello sul sovraindebitamento; ad organizzare seminari, incontri ed iniziative finalizzati ad informare sull’uso responsabile del denaro".

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