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Crociere rumorose e inquinanti, Zamboni (Europa Verde): "Necessario un monitoraggio ambientale per il porto"

Zamboni, segnalando la ripartenza del settore turistico delle grandi navi da crociera dopo lo stop della pandemia, ricorda "quanto tale comparto sia particolarmente inquinante"

“Alla luce del rilancio della funzione crocieristica del Porto di Ravenna, è stata prevista l’attivazione di un sistema di monitoraggio che permetta di misurare l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini residenti nelle aree limitrofe prodotto dalle emissioni e dal rumore del transito e soprattutto della sosta a motori accesi delle grandi navi da crociera?”. A porre il quesito è Silvia Zamboni (Europa Verde) con un’interrogazione a risposta orale trattata nella sessione di lavoro della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro.

Zamboni, segnalando la ripartenza del settore turistico delle grandi navi da crociera dopo lo stop della pandemia, ricorda "quanto tale comparto sia particolarmente inquinante: benché le grandi navi turistiche costituiscano solo il 3% del trasporto via acqua, producono un quarto dei rifiuti dell’intero comparto navale". Per l’esponente di Europa Verde, l’inquinamento non riguarda “solo l’ambiente, ma anche la salute dei passeggeri delle grandi navi e di chi vive nelle città portuali e nei pressi delle località di attracco, a causa del tipo di combustibile utilizzato, ovvero gli oli combustibili pesanti, che in genere sono gli scarti risultanti dal processo di raffinazione”.

Stanti i problemi esposti e in considerazione dei progetti di espansione dello scalo in ambito turistico (è di un anno fa il concorso per la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri che farebbe del porto ravennate un vero e proprio punto di inizio o fine crociera), Zamboni chiede all’esecutivo regionale “se sia a conoscenza dei tempi di realizzazione del sistema di elettrificazione delle banchine e se tale progetto riguarderà l’intero scalo o sarà limitato al solo molo di Porto Corsini; se, inoltre, siano previste, in attesa dell’elettrificazione delle banchine, cosa che consentirebbe alle navi di sostare con i motori spenti, misure di prevenzione e contenimento dell’inquinamento atmosferico per tutelare la salute di chi vive nelle vicinanze del Porto”.

Ai quesiti posti da Europa Verde ha risposto l'assessore a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Andrea Corsini, il quale ha chiarito che "attualmente l'intervento di elettrificazione riguarderà il solo molo di Porto Corsini, dal momento che un intervento su tutta l'infrastruttura portuale avrebbe ordini di grandezza molto superiori a quanto stanziato in questa fase". Per quanto concerne il monitoraggio degli inquinanti, il titolare delle infrastrutture ha elencato tutta una serie di azioni che vanno dall'installazione di una nuova centralina dell'aria a Marina di Ravenna allo sviluppo di modelli diffusionali ad hoc sulle emissioni delle navi turistiche per concludersi con uno studio ad hoc iniziato da Arpae nello scorso maggio che potrà generare i primi risultati entro il 2023. Silvia Zamboni ha preso atto delle informazioni tecniche fornite ma ha sottolineato la sua insoddisfazione sulla prevenzione di eventuali danni sanitari nei territori circostanti, "in quanto i cittadini saranno esposti agli eventuali inquinanti per due intere stagioni croceristiche".

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