rotate-mobile
Politica

Daini, il M5S: "Perché la Provincia non vuole trovare una soluzione?"

"Pare davvero che la Provincia di Ravenna decida, contro tutto e tutti, di non voler trovare una equa soluzione alla questione della mattanza daini nella Pineta di Classe."

Pare davvero che la Provincia di Ravenna decida, contro tutto e tutti, di non voler trovare una equa soluzione alla questione della mattanza daini nella Pineta di Classe. Mesi e mesi di sdegno e di disordini balzati alle cronache di tutta Italia, e svariate proposte concrete: tutto dimenticato?

Lungamente abbiamo tentato di proporre ulteriori soluzioni, stavolta validate dalle proposte un veterinario noto a livello nazionale ed esperto in catture e trasferimenti di fauna selvatica. Visto che davvero pareva essersi aperto uno concreto spiraglio, non è stata data pubblicità a questo ulteriore tentativo, per lasciare la Provincia nelle condizioni di decidere in maniera serena ed equilibrata e senza superflue esposizioni mediatiche.

La proposta, validata ed esposta di persona da un professionista di comprovata fama ed esperienza ai dirigenti della Provincia e dell’ATC agli inizi dell’estate, prevedeva un articolato piano di cattura, sterilizzazione e trasferimento dei daini, con l’obiettivo di eradicare completamente l’intera colonia dalla pineta. Una soluzione finalmente definitiva del problema, nell’interesse degli agricoltori e della sicurezza stradale. Ed anche delle casse di Provincia e Regione.

Una soluzione di questo tipo poteva diventare un esempio, forse il primo in Italia, di concreto ascolto di larga parte della cittadinanza, e di un nuovo approccio a problematiche analoghe esistenti altrove.

Tutte le spese per la cattura ed il successivo mantenimento sarebbero state completamente a carico dell’affidatario offertosi per la custodia degli animali, la signora Eleonora Schonwald, già protagonista del salvataggio di tigri, leoni, orsi ed altri animali provenienti da zoo e circhi e custoditi senza incidenti o problemi fino a fine vita. 

All’obiezione abitualmente posta sull’incompatibilità di queste soluzioni con la normativa vigente, abbiamo sempre ricordato sia che la destinazione finale della fauna dipende da quanto decide la Provincia, sia che la proposta contemplava anche la possibilità, se necessario, di creare un Centro di Recupero Avifauna selvatica (CRAS) come previsto dalla norma per accogliere gli animali, sia, soprattutto, che non andava dimenticata questa questione a nostro avviso fondamentale.

E cioè che i daini della pineta di Classe non vivono in un ambiente consono alla loro tutela e salvaguardia, come pure dovrebbe essere garantito dagli enti che vigilano sulla pineta e sulla sicurezza dei luoghi. Le condizioni dell’ambiente che li ospita sono perturbate, a causa della non trascurabile antropizzazione degli stessi, con particolare riferimento alla presenza di viabilità stradale e ferroviaria. Senza trascurare che lo sconfinamento nei campi coltivati è segnale che anche la loro alimentazione non è garantita, come non è garantita la tutela del sottobosco e della pineta stessa. E in questo in caso, di condizioni di “sicura distruzione o morte”, poteva ravvisarsi l’opportunità, anche a termini di legge, che gli animali necessitassero un trasferimento.

Se ci sarà la volontà di mettere in atto una soluzione definitiva del problema, può dunque essere avviato un piano sperimentale di cattura degli animali al fine di garantire definitivamente agli agricoltori ed agli automobilisti, oltre che ai daini stessi, la sicurezza e benessere. A tutt’oggi, ancora attendiamo risposte. Nel frattempo, invece, altre quantità sconsiderate di denari pubblici sono state buttate nell’acquisto e nella posa di reti (aperte !!) lungo alcuni tratti di pineta. In attesa, supponiamo dopo le elezioni, di ricaricare i fucili per una nuova strage.
Perché alla Provincia non interessa né risolvere definitivamente il problema né tutelare i cittadini?
Ancora speriamo che la Provincia di Ravenna non perda questa occasione di dimostrare ai ravennati e all’Italia intera che le proposte di buonsenso possono essere ascoltate, e che le barricate non servono a nessuno.

Gli animalisti e gli attivisti, in questi mesi di paziente attesa della valutazione delle ulteriori proposte, ne hanno già dato la prova.

Francesca Santarella, consigliere Movimento 5 Stelle

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Daini, il M5S: "Perché la Provincia non vuole trovare una soluzione?"

RavennaToday è in caricamento