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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Dal Pd un ordine del giorno a favore dello Ius Soli

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Matteo Cavicchioli, nella seduta di giovedì, presenterà un ordine del giorno sull'importante tema del riconoscimento della cittadinanza italiana agli stranieri

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Matteo Cavicchioli, nella seduta di giovedì, presenterà un ordine del giorno sull’importante tema del riconoscimento della cittadinanza italiana agli stranieri. Il documento impegna il consiglio comunale, il sindaco e la giunta “ad attivare tutti gli atti e procedure necessarie a sostegno del riconoscimento della cittadinanza italiana per Ius Soli ai figli nati in Italia da entrambi genitori stranieri regolarmente residenti e ai ragazzi arrivati in Italia adolescenti,  figli di cittadini non italiani regolarmente residenti, che abbiano qui compiuto un ciclo scolastico”.

Si impegna poi il Presidente del Consiglio comunale a trasmettere l’ordine del giorno ai presidenti di Camera e Senato e ai capigruppo del partiti presenti in Parlamento. Cavicchioli parte da alcuni dati di fatto: secondo l’ISTAT al 1 gennaio 2011 gli stranieri residenti in Italia erano 4.570.317, con un incremento del 7,9 per cento rispetto all’anno precedente. E sempre a inizio 2011 gli stranieri minorenni, nati o cresciuti  in Italia erano circa un milione, cioè quasi il 22 per cento dei minori residenti nel Paese. Un altro dato è interessante: i bambini nati a Ravenna e figli di stranieri sono 3.704, un dato davvero significativo.

Per il capogruppo del Partito Democratico, per adeguare la normativa della cittadinanza è opportuno ampliare i requisiti di concessione della cittadinanza italiana basandoli sul principio dello Ius Soli in sostituzione di quello dello Ius Sanguinis al quale si ispira invece la normativa vigente. Questo renderebbe così possibile l’ottenimento della cittadinanza italiana ai bambini  nati o cresciuti Italia da genitori non italiani.

“Si eviterebbe così – sottolinea Cavicchioli - il crearsi di situazioni paradossali, nelle quali questi bambini che si sentono italiani per cultura e formazione, crescano con un senso di estraniazione, con ripercussioni negative sulla possibile integrazione e sul loro inserimento sociale. Basarsi sullo Ius Soli produrrebbe un atto nell’interesse dello Stato Italiano e fondamentale per favorire, consolidare e rafforzare il percorso di integrazione e radicamento avviato positivamente nel nostro territorio dalle persone di origine straniera che stabilmente vi abitano e intendono, con pari diritti e doveri, partecipare alla vita culturale e socio-politica del Paese”.

Sulla questione è intervenuto anche Bruno Casadio de "La Fiamma Tricolore": Non è difficile immaginare cosa potrà accadere nel nostro paese se verrà applicato lo Yus soli che garantisce la cittadinanza a tutti i nati in Italia. Migliaia di clandestini da ogni parte del mondo arriveranno con le
consorti gravide (o lo diventeranno in Italia), dopodichè nato il figlio che diventerà italiano a tutti gli effetti, verranno regolarizzati con il ricongiungimento famigliare".

"Il modo migliore per attirare ulteriormente in Italia milioni di persone di cui non conosciamo nulla - continua Casadio -. Con buona pace di assistenza sanitaria, sociale e casse statali e regionali. Per noi di Fiamma Tricolore solo chi nutre uno spirito antinazionale può avvallare simili proposte e applicarle. Non ci si lamenti se poi cresce l'insofferenza nei confronti degli stranieri. Sì all'attuale Yus sanguinis, no forte e deciso allo Yus soli".

 

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