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Dal ponte di Augusto a 'e volt Parell', Perini (lista De Pascale): "C'è una Ravenna da riscoprire"

Con una doppia interrogazione alla Giunta, il consigliere chiede un targa nel voltone di piazza Garibaldi e la valorizzazione dell'antico ponte di via Salara

Pezzi di storia di Ravenna da ricordare e valorizzare. Con una doppia interrogazione, il consigliere comunale della lista de Pascale Sindaco, Daniele Perini, chiede al sindaco e alla Giunta di Ravenna di prendere provvedimenti per riconoscere il valore storico e culturale di due elementi del patrimonio cittadino: il ponte di Augusto e e' volt Parell.

"A Ravenna sono diverse le testimonianze di epoca romana emerse negli ultimi decenni durante scavi e opere di riqualificazione, dai marmi policromi di un edificio bizantino del V° -VI° secolo, divenuto grazie a RavennAntica, la Domus dei Tappeti di Pietra al più recente mosaico pavimentale ritrovato in un cantiere Hera in piazza Anita Garibaldi, ora a Tamo - ricorda Perini, sottolineando che - in tali casi si è scelto di valorizzare ed aprire al pubblico ma in molti altri si è optato per ricoprire il tutto". 

Ed è questo il caso del Ponte di Augusto di via Salara "portato alla luce in più occasioni, ma alla fine 'seppellito', con soltanto una lapide a ricordare il ponte e la gente oggi a calpestarlo, calpestando assieme ad esso anche la storia di Ravenna - dichiara il consigliere che chiede - di conoscere quale possa essere il futuro del ponte; se proprio non sia possibile studiare modalità opportune per una sua riesposizione e valorizzazione; di provvedere nel frattempo a rendere almeno più dignitosa la lapide che ne ricorda la presenza al visitatore e al cittadino".

Appartengono invece alla storia più recente della città il voltone e la bottega del sellaro Parelli. "A Ravenna è ormai imminente l’inizio dei lavori di riqualificazione di piazza Garibaldi che permetteranno, tra l’altro, una visione finalmente 'diretta' della tomba di Dante, non più ostacolata dalle auto parcheggiate - ma come ricorda Perini - anche il “voltone” di accesso alla piazza presenta una storia tutta sua da tutelare e trasmettere".

"E volt Parell deve la sua denominazione popolare alla presenza, uno accanto all’altro, del 'voltone' e della 'bottega' detta de’ Perelli, Parelli il sellaro - spiega il consigliere che chiede a sindaco e Giunta - di provvedere all’apposizione di una targa nel voltone, come proposto recentemente con felice intuizione dal giornalista e studioso, innamorato di cose ravennati, Franco Gabici, al fine di inserire “E volt Parell” nella toponomastica cittadina, come senz’altro merita, in ricordo di una Ravenna che va salvaguardata e tramandata nelle maniere più opportune".

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