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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Trivelle, Mingozzi: "Il voto mette a rischio 3mila posti di lavoro". Vandini: "Balle"

A Ravenna sono 51 le aziende attive nel settore oil & gas, con 6.730 addetti, di cui 900 in cassa integrazione da primi giorni dell'anno

La vittoria del "Sì" al referendum sulle trivelle del 17 aprile avrebbe "ricadute drammatiche". Quantificabile nella perdita della metà del fatturato e di almeno 3.000 posti di lavoro. Pungolato in consiglio comunale da un question time del consigliere del Movimento 5 Stelle, Pietro Vandini, che lo ha accusato di dare dati non veri, il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, ha confermato tutto. A Ravenna sono 51 le aziende attive nel settore oil & gas, con 6.730 addetti, di cui 900 in cassa integrazione da primi giorni dell'anno. Il fatturato supera i due miliardi di euro senza contare l''indotto. "Io - ha rimarcato Mingozzi - difendo il settore e mi batto perchè tra qualche mese non si perda, per la chiusura degli impianti e la rinuncia degli investimenti, il 50% del fatturato e 3.000 posti di lavori". Insomma sarebbe un "errore sospendere l'attività di ricerca e produzione di gas metano". Entro le 12 miglia, ha aggiunto il vice di Fabrizio Matteucci, la costa romagnola vanta 22 concessioni in essere, 15 in scadenza entro il 2019, sette tra il 2024 e il 2027. In tutto sono 49 le piattaforme. "I dati - ha concluso il vicesindaco - confermano quanto sia esteso e importante il comparto" per cui occorre evitare "rischi di ricadute drammatiche". "Il referendum non interrompe ogni attività d'impresa e addetti ricerca ed estrazione, continui a dire balle", lo ha attaccato Vandini. (fonte Dire)

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