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Deposito Gnl, Fusignani e Mingozzi (Pri): "Questa è la transizione che vogliamo"

Gli esponenti repubblicani soddisfatti per il deposito fresco di inaugurazione: "Il nuovo insediamento merita un plauso tutto suo per il coraggio dell'investimento"

Un progetto molto importante e realizzato in tempi da record. E' stato inaugurato martedì l'impianto Dig (Depositi Italiani Gnl), il primo deposito costiero italiano di gas naturale liquido realizzato con un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro. Un progetto che aveva ricevuto le critiche di Legambiente, ma che viene invece elogiato dal Partito Repubblicano di Ravenna.

"Cinque anni fa, nel primo Consiglio Comunale che Ravenna dedicò al progetto presentato dalla Pir (Petrolifera Italo Rumena) per lo stoccaggio e distribuzione nel porto di Ravenna del gas naturale liquido - affermano gli esponenti dell'Edera Eugenio Fusignani, vicesindaco e segretario provinciale, e Giannantonio Mingozzi - ai dubbi ed alle preccupazioni di molti noi contrapponemmo il valore di un insediamento che contribuiva ad abbattere le emissioni di navi (anche quelle in banchina), camion, traghetti, crociere ed in generale del traffico su gomma, di quello marittimo e portuale e delle flotte in costruzione". 

"Come repubblicani continuiamo a sostenere quelle ragioni di miglioramento ambientale, di sicurezza e di economia nei trasporti che ieri (martedì, ndr) hanno portato all'inaugurazione dell'impianto Gnl voluto e finanziato da Pir, Edison ed Enagàs, il primo in Italia e motivo di orgoglio per la comunità ravennate. Certo - continuano Fusignani e Mingozzi - anche l'eolico ed altre innovazioni energetiche contribuiscono ad una transizione necessaria ma di lungo periodo e per questo non potremo fare a meno del gasmetano ancora per tanti anni; ma il nuovo insediamento della Petrolifera merita un plauso tutto suo per il coraggio dell'investimento, l'occupazione offerta a giovani tecnici formati anche nelle scuole e nei corsi universitari ravennati, il lavoro fornito  alle imprese locali impegnate nella costruzione, i tempi di realizzo dell'impianto che non superano i due anni di lavoro e l'impegno straordinario di Comune, Regione, Autorità portuale ed istituzioni governative che hanno collaborato fin dall'inizio alle necessarie autorizzazioni". 

"Questa è la transizione che vogliamo - concludono Fusignani e Mingozzi - e alle imprese come la Pir che appartengono alla storia dell'economia ravennate e ne costituiscono le fondamenta più solide i repubblicani dedicheranno sempre impegno e sostegno in tutte le sedi, riconoscenti alla famiglia Ottolenghi per la qualità del loro operato con un pensiero rivolto alla memoria di Emilio, indimenticabile protagonista del nostro moderno sistema industriale".  

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