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Minichini (LpR): "Basta tirarci dentro le beghe interne del Movimento 5 Stelle."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Senza avervi contribuito con una parola, leggiamo spesso sui giornali e social network che Lega Nord e Lista per Ravenna sono la causa delle beghe interne ai 5 Stelle di  Ravenna. La fonte più ufficiale è il video-messaggio su Facebook della candidata sindaco Michela Guerra (specie di Fatwa contro una miscredente), che qui riportiamo, invitando alla visione diretta:  https://allegati2015.wordpress.com/2016/01/16/134/

La frase esatta,  riferita ad una seconda lista elettorale proposta ai vertici del Movimento nazionale, è questa: “…credo che questa lista sia orientata da altre forze di opposizione del Comune che non vogliono che siamo noi ad andare al ballottaggio”. La stampa ha anche tradotto “orientata” in “pilotata”, chiarendo che “il dito è puntato contro la coalizione tra Lega Nord e Lista per Ravenna”.
Diffidiamo chiunque, da questo momento, a continuare ad alimentare simili falsità, che, in mancanza di fatti e dimostrazioni, si basano esclusivamente su illazioni, finanche infantili.

Chi avrà modo di vedere e di ascoltare - pur in assenza del necessario contradditorio - il videomessaggio ne giudicherà la lucidità e stabilità dell’espressione, quali una città come Ravenna si aspetta da ogni suo eventuale primo cittadino. 
Obiettiamo solo per quanto ci riguarda.

1. La spaccatura tra i consiglieri comunali 5 Stelle, a cui si aggiunge quella tra la dirigenza locale ed altri candidati grillini alle precedenti elezioni comunali, confluiti in un comitato popolare, è nota a tutti da anni - stampa compresa - ben oltre e più aspramente delle sue manifestazioni conosciute. Pur assistendovi, ci siamo sempre astenuti dal commentarle ed alimentarle, collaborando proficuamente, chi più chi meno, con tutti. 
2. Non conosciamo neppure - tanto meno abbiamo avuto contati con loro - le persone che hanno costituito la seconda lista, di cui abbiamo letto sulla stampa. Abbiamo solo continuato a dialogare normalmente e serenamente, nella misura della reciprocità, con i 5 Stelle delle tre parti.
3. Non abbiamo dato e non ci sono stati chiesti “orientamenti”, né abbiamo “pilotato” nessuno. Se per assurdo così fosse stato, abbiamo peraltro la presunzione che nessuna delle due parti in lite pubblica si sarebbe fatta così male.
4.  Non ci sono state chieste candidature nelle nostre liste da esponenti dei 5 Stelle. 
5.  È un’invenzione, più o meno strumentale, che noi siamo in competizione coi 5 Stelle per superarli al primo turno elettorale. Non c’è storia, perché, essendo Ravenna Nord d’Italia, conosce il radicamento e la qualità delle sue espressioni politiche e civiche. Lo ha dimostrato largamente nelle più recenti consultazioni elettorali, su cui volutamente si glissa. 
6.  Ci differenzia fortemente la consapevolezza che una grande città come Ravenna non può essere conquistata e governata in solitario, con numeri e meriti piccoli, giustificati da un’autoinvestitura di superiorità.

 

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