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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Presunti abusi edilizi, si dimette il ministro Josefa Idem

Lunedì pomeriggio, nel corso di un incontro a Palazzo Chigi, "Josefa Idem, Ministra per le Pari opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili, ha presentato le sue dimissioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, che le ha accolte"

Si è conclusa con le dimissioni la breve parentesi al governo di Josefa Idem, travolta dalla bufera dei presunti abusi edilizi e dell'Ici a Ravenna, la città in cui vive. La plurimedagliata ex canoista - tedesca diventata italiana per matrimonio, primo campione olimpico in Italia a diventare ministro - ha rimesso lunedì pomeriggio nella mani del premier Enrico Letta l'incarico, che redistribuirà le deleghe, senza nominare un nuovo ministro.

"Come Ministra - ha affermato Josefa Idem - ho tenuto duro in questi giorni perché in tanti mi avevano detto che questi momenti fanno parte del 'gioco'. La 'persona' Josefa Idem, già da giorni invece, si sarebbe dimessa a causa delle dimensioni mediatiche sproporzionate della vicenda e delle accuse aggressive e violente, nonché degli insulti espressi nei suoi confronti".

"Quando sono salita dal Presidente Letta avevo già maturato la decisione di dimettermi - ha detto la Idem in una dichiarazione - ma ho comunque voluto condividere con lui l'attenta valutazione del quadro venutosi a creare ed esporgli la scarsa rilevanza di quanto imputatomi. Confermo quindi le mie dimissioni, augurando buon lavoro al Presidente del Consiglio Enrico Letta al quale rinnovo la mia più profonda stima".

Che le dimissioni fossero lo sbocco della vicenda lo si era già intuito domenica dopo che Letta in tv aveva annunciato per lunedì un incontro con la Idem. Il premier aveva spiegato che bisogna "essere garantisti e garantire opportunità e rispetto delle regole" come "elemento chiave del nostro governo": ma "nessun doppio standard". Solo sabato, però, la Idem aveva tenuto un'appassionata difesa in una conferenza stampa a Palazzo Chigi: "Io sono una cittadina onesta". E aveva respinto, allora, ipotesi di dimissioni.

"Vista l'irrilevanza dei fatti, in Germania nessuno si sarebbe dimesso e non mi dimetto". Ma da più parti, anche dentro il Pd, con cui la campionessa è stata eletta al Senato come capolista in Emilia-Romagna, era partito un pressing per rimettere il mandato. Lunedì, intanto, è cominciata anche formalmente l'inchiesta della magistratura di Ravenna sul caso. Sono partite le verifiche della polizia municipale sulla residenza-palestra della Idem a Santerno, nelle campagne ravennati.

Al vaglio della sezione di polizia commerciale sia la parte relativa ai presunti abusi edilizi che sulla destinazione d'uso della palestra, oltre alle dichiarazioni del ministro sulla residenza. Il fascicolo, secondo quanto riferito dal procuratore capo pro tempore Isabella Cavallari, è stato aperto come modello 45, cioé senza ipotesi di reato. Peraltro potrebbe aprirsi un altro fronte, relativo agli oneri previdenziali, per 8.642 euro, che il Comune di Ravenna aveva corrisposto all'allora assessore allo Sport Josefa Idem alla luce dell'assunzione dell'olimpionica da parte del marito-allenatore, Guglielmo Guerrini.

MATTEUCCI - “Sono sinceramente scosso per la situazione che si è creata. Evidentemente la  Ministra  Idem e il Presidente  Letta hanno valutato che quella delle dimissioni era la decisione più opportuna. Per me  Josefa Idem rimane una persona per bene, seria e onesta”.

IL PD - La decisione che Idem e il premier Letta hanno preso è sicuramente la più appropriata e pertinente in questo momento. La rispetto e la sostengo", ha dichiarato il coordinatore provinciale di Ravenna del Pd, il neodeputato Alberto Pagani. "Tuttavia - ha continuato Pagani - sono molto amareggiato e dispiaciuto per il modo indegno con il quale è stata trattata una persona pulita e onesta come Sefi Idem. Si è assunta tutte le responsabilità delle irregolarità proprio perché è una persona seria". Sulla vicenda che ha travolto l'olimpionica, l'esponente Pd ha detto che "non è confrontabile con le accuse con cui oggi é stato condannato Silvio Berlusconi", il quale "non si dimette da nulla e organizza manifestazioni di piazza contro i giudici. Non ci dicano che siamo tutti uguali".

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