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Territori, Bignani (FI) avverte sul Fiume Reno: "Rischio inondazioni in corrispondenza della foce"

Il consigliere insiste sul “mutamento, in questi anni, dell’alveo del fiume Reno in corrispondenza della foce: in precedenza i terreni posti alla sinistra del fiume Reno erano protetti da una lingua di terra"

“Aprire un tavolo di confronto con i privati finalizzato ad analizzare le misure indifferibili ed urgenti utili a porre un primo rimedio alla situazione delle aree adiacenti all’alveo del fiume Reno in corrispondenza della foce, tra le province di Ferrara e Ravenna, consentendo interventi di potenziamento degli argini e di ripristino dei medesimi ove oggi essi appaiono lesionati”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Forza Italia).

Il consigliere insiste sul “mutamento, in questi anni, dell’alveo del fiume Reno in corrispondenza della foce: in precedenza i terreni posti alla sinistra del fiume Reno erano protetti da una lingua di terra, oggi erosa o sommersa dal mare, i medesimi si trovano quindi esposti al moto ondoso e alle mareggiate, sempre più frequenti, che colpiscono la zona”.

“In ragione di tale esposizione- sottolinea Bignami- in seguito alle mareggiate del febbraio scorso il mare ha invaso totalmente i terreni di proprietà pubblica arrestandosi solo grazie alle difese presenti nella proprietà privata dei terreni, consistenti in terrapieni ed argini risultati gravemente lesionati dalle mareggiate, tanto da temere che le medesime potrebbero repentinamente cedere”.

“L’unico vero strumento di protezione ambientale e territoriale- chiude Bignami- risulta essere la ricostruzione dell’alveo naturale del Reno. In caso di allagamento della strada Romea i costi di ripristino della stessa supererebbero di gran lunga i costi di realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza”.

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