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Elezioni, 'La vera scuola' per Alberghini: presentato il documento

Il candidato sindaco di Ravenna, Massimiliano Alberghini, affiancato dal capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha presentato il documento su “La Vera Scuola”

Il candidato sindaco di Ravenna, Massimiliano Alberghini, affiancato dal capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha presentato il documento su “La Vera Scuola”, prodotto da Maria Guiati, insegnante di scuola primaria nell’Istituto Comprensivo del Mare, da 14 anni esponente di uno dei maggiori sindacati della scuola, e da Gabriela Finetto, avvocato civilista, molto attiva come rappresentante di classe nelle scuole delle due figlie. Alberghini, apprezzando molto questo contributo, che entra a far parte del materiale utile per il suo programma di governo, ne ha ringraziato le autrici.

"Il titolo del documento ammicca a quelle parti della legge sulla cosiddetta “Buona Scuola” di cui Maria e Gabriela chiedono, giudicandole negative per il funzionamento del sistema, la revisione - premette Alberghini -: il Comitato di Valutazione, la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, l’esclusione dal piano delle assunzioni di una parte consistente dei precari da lunga data, il divieto di sostituzione del personale Ata (ex bidelli) in caso di assenza fino a sette giorni e dei docenti per il primo giorno. Il testo spazia sulle competenze dell’amministrazione locale".

Sull’edilizia scolastica, viene evidenziato sul documento, "sono necessari programmi di manutenzione articolati nel tempo (non solo per l’emergenza), la messa in sicurezza di tutti gli ambiti scolastici e l’adeguamento delle strutture in dotazione agli istituti comprensivi laddove non all’altezza o mancanti. Fondamentale è la mobilità degli alunni, su cui il Comune deve sintonizzarsi col mobility manager scolastico, di prossimo avvio, che richiede percorsi ciclopedonali e programmi di mobilità sostenibile nei tragitti casa/scuola,e orari del trasporto pubblico rispettosi delle esigenze degli studenti, in particolare per il forese. Occorre rendere gratuite o a basso costo le uscite didattiche sui mezzi pubblici del Comune e gli accessi a musei/mostre/laboratori locali; sostenere la progettualità delle scuole, l’informatizzazione delle scolaresche con la connessione Internet, le sperimentazioni volte ad introdurre  le lingue, la musica e lo sport nell’esperienza quotidiana scolastica;  organizzare l’apertura pomeridiana delle scuole per attività culturale/formative e per incentivare lo sport utilizzando le palestre e le strutture scolastiche; facilitare l’incontro tra scuola e associazioni sportive del territorio; istituire laboratori di classe che promuovano l’educazione ambientale, l’educazione al patrimonio e l’educazione all’intercultura (ma senza mettere in secondo piano la nostra cultura e le nostre tradizioni); promuovere ed indire concorsi musicali o artistici per gli alunni di ogni ordine scolastico, con il coinvolgimento delle scuole ravennati pregevoli ad indirizzo musicale e artistico".

"Il Comune dovrà rendere effettivo il diritto allo studio, per assicurare e valorizzare la frequenza scolastica, in particolare per l’integrazione dei disabili e degli alunni stranieri - prosegue il documento -. L’istituzione di un servizio di assistenza sociale, operando in stretto contatto con le scuole, rileverà ed affronterà i casi più critici di inserimento scolastico, anche con  personale educativo opportunamente formato. Dovranno essere stabiliti percorsi di continuità nei passaggi tra i vari ordini scolastici (nidi, scuole per l’infanzia, scuola primaria, scuole secondarie di primo e secondo grado). Serviranno anche iniziative di formazione, con il coinvolgimento delle famiglie, sui temi critici dell’educazione alla legalità e alla convivenza, del bullismo, della tolleranza, dell’integrazione, del rispetto delle regole. Uno sforzo economico particolare dovrà essere rivolto alla diffusione dei servizi socio-educativi per i bambini da 0 a 3 anni, la cui carenza è stata ed è causa di un profondo disagio per le famiglie. Non è più procrastinabile un incontro reale tra le scuole e le varie realtà produttive/economiche del territorio per stabilire quei percorsi di alternanza scuola/lavoro diventati obbligatori per un elevato numero di ore (200 nei licei, 400 nei tecnici e professionali). La diffusione di laboratori, anche presso imprese del territorio comunale, ad opera di ricercatori universitari delle facoltà locali renderà più produttivo questo incontro. Infine, deve darsi un forte supporto ai percorsi di orientamento per la scelta consapevole della scuola superiore e verso l’università".

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