Donati (Viva Ravenna): "Valli e piallasse trascurate da troppi anni"
Al di là dei proclami di intenti, contraddetti dalla effettiva politica di amministrazione, le aree di pregio naturalistico del ravennate sono trascurate da molti anni. Da un lato vengono investite poche risorse e quel poco per giunta in maniera occasionale e senza un progetto strategico; dall'altro non viene prestata l' attenzione indispensabile ai segnali allarmanti che provengono da queste aree. Oggi, dopo decenni di interventi mancati e di occasioni perdute, si raccolgono conseguenze devastanti come l'infezione di botulino nelle Valle della Canna con effetti di morìa di avifauna, la realtà di un cimitero di navi nella Piallassa dei Piomboni - una nave che invece di essere ormeggiata in un tranquillo canale di valle, si spezza a metà come stesse doppiando Capo Horn - e infine la costanza di una raccolta selvaggia di vongole in spregio ad ogni norma sanitaria, ambientale, civile e penale.
Sono molte le segnalazioni pervenute da cittadini sensibili e sinceramente scandalizzati, segnalando la pesca di frodo alle vongole praticata assiduamente con mezzi illegali nella Piallassa Piomboni (dove è vietata in assoluto per motivi sanitari) e ugualmente praticata con mezzi illegali nella Piallassa Baiona, sia in zone in cui sarebbe consentita che in zone in cui è vietata. Conseguenza di questa pesca banditesca è il fiorire di una economia illegale e redditizia, dannosa per la salute dei consumatori (le vongole di frodo non vengonosottoposte a tutti i processi di stabulazione e sanificazione indispensabili per poter arrivare al consumo), dannosa per le casse dell'erario (tutto commercializzato al "nero" sia sul mercato locale che nazionale) e dannosa per l'ambiente in quanto i sistemi di pesca utilizzati non rispettano i fondali della valle e ne minacciano l'equilibrio. A questa illegalità indisturbata si aggiunge (diretta conseguenza dello stato di abbandono) l’intensificarsi degli atti vandalici in valle, quali taglio di reti, incendi piccoli e grandi, furti di barche e attrezzature da pesca; cosa ancor più preoccupante perchè fa sospettare un legame fra vandalismi e pesca di frodo, così da creare un clima di intimidazione e omertà nelle piallasse.
Ribadiamo con fermezza e convinzione che le valli ravegnane non possono diventare aree in cui avanza la volontà di un manipolo di banditi affluiti da ogni parte d'Italia e dall'estero, a praticare qui un' attività redditizia in aperto spregio alla legalità, grazie al colpevole disinteresse delle Istituzioni. L’aver trasferito risorse e potere al Parco del Delta pare non abbia giovato. La dirigenza a Comacchio è troppo lontana dalle nostre tradizioni ed esigenze gestionali per garantire interventi appropriati e puntuali. Risanamento, corretta gestione e vigilanza: un nostro preciso impegno Lo stato delle valli e delle pinete, la denuncia della colpevole mancanza di manutenzione/ tutela/ promozione e valorizzazione, sono stati il motivo di una serie di sopralluoghi compiuti nelle ultime settimane da Filippo Donati (con video in seguito diffusi), per poi indicare come prioritario nei programmi della lista Viva Ravenna un deciso intervento di risanamento ambientale.
Si è appena svolto inoltre un incontro in cui hanno riportato le istanze di difesa delle Piallasse Francesca Santarelli di Italia Nostra, Lorenzo Mancini di Legambiente-circolo Matelda, oltre a Massimo Stefanelli di Lega Ravenna; sono diversi, infine, i candidati nelle liste di Viva Ravenna che hanno espresso come prioritario il loro impegno, una volta eletti, a tutela proprio dell'ambiente, della pineta e delle valli, sia per l'ambiente che per le tradizioni ad esso legate. Accogliamo pienamente quindi l'allarme lanciato da più parti; dichiariamo fin d'ora l'impegno per il ripristino della legalità, corretta gestione e vigilanza, all'interno di queste aree, nell'ottica di riavviare il processo di risanamento dei nostri ambienti naturalistici di piallasse e pinete, ripristinando così quel rispetto dei diritti che i ravennati hanno da sempre: espressione di quella civiltà e sensibilità ambientale che fa parte del nostro migliore e irrinunciabile patrimonio, oltre che ambientale, culturale.
Filippo Donati, candidato sindaco di Viva Ravenna