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"E Cittattiva si accorse delle "questioni del Giardino Speyer""

"Cittattiva è presente sotto il portico di fronte al Giardino Speyer – cito dal sito - “dalla fine del 2007, vista la necessità del Comune di dare ascolto e risposte al disagio conclamato dei residenti e dei commercianti della zona della stazione ferroviaria”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Guarda caso, il 4 giugno scorso, i residenti della zona del Giardino Speyer, ricevono da Cittattiva una convocazione, su sollecitazione di alcuni di loro, per giovedì 20 giugno prossimo. Motivo: “organizzare un incontro per discutere e condividere sulle questioni che riguardano i giardini Speyer. L'obiettivo è quello di condividere alcune osservazioni sul territorio per poi avanzare la richiesta di incontrare il Sindaco e/o l'Assessora Martina Monti”.

Cittattiva è presente sotto il portico di fronte al Giardino Speyer – cito dal sito - “dalla fine del 2007, vista la necessità del Comune di dare ascolto e risposte al disagio conclamato dei residenti e dei commercianti della zona della stazione ferroviaria”. Ancora dal sito: “CittA@ttiva è nata con la finalità di promuovere il coinvolgimento di tutti i cittadini in azioni concrete di cura del bene comune. Nella zona in particolare i cittadini hanno individuato come strumenti per valorizzare il bene comune il dialogo tra culture diverse e l’inclusione sociale, la promozione culturale e commerciale della zona, la cura del quartiere (pulizia, decoro, illuminazione…), la promozione di una corretta informazione.

L’ambito del servizio CittA@ttiva è dunque quello della sicurezza partecipata, ed è quindi in collaborazione con le forze dell’ordine” (…). Il lavoro di rete e di collaborazione con le forze dell’ordine e in particolare con la Polizia Municipale è di fondamentale importanza per il servizio. Il Gruppo Guida e gli operatori inviano periodicamente alla PM segnalazioni sulla zona, certificate e “mediate”: non vengono in queste modo inviati “sfoghi” di cittadini o opinioni esagerate, ma problemi certificati, indicazioni precise e a volte proposte operative”.

In base a quanto descritto, la situazione del Giardino Speyer non dovrebbe essere quella del 2007, quando è stato creato questo magico filo diretto fra cittadini e amministrazione comunale. Oggi è la stessa, anzi peggiorata: degrado ambientale, risse, spaccio, prostituzione, non sono calate, l'opera di controllo della Polizia Municipale non è aumentata. E per controllo intendo presenza costante, anche perché il Comando è a due passi: continuo aq richiedere un presidio fisso della PM.

Evidentemente Cittattiva ha un canale diretto, preferenziale con il Sindaco e con l'Assessorato alla Sicurezza: forse fra chi frequenta l'associazione c'è chi lavora presso un ufficio comunale o presso l'Assessorato stesso.
Dico questo, perché come si sa, se un Sindaco viene invitato ad un incontro, se non può partecipare manda l'Assessore di competenza, in questo caso quello alla Sicurezza. All'incontro che ho organizzato per mercoledì scorso 5 giugno, ho invitato via mail il Sindaco e di fronte al suo ennesimo silenzio, alla sua ennesima non risposta, ho telefonato alla sua Segreteria: mi hanno detto che se qualcuno vuole invitare il Sindaco deve farlo per telefonato, non via mail: è la prassi. Meglio ridere, per non piangere. La risposta ovviamente è stata che il Sindaco nel pomeriggio del 5 giugno aveva da fare. E l'Assessore alla Sicurezza?

Diciamo che Ravenna ha un Sindaco, che si avvale di collaboratori esclusivi sul territorio, non della partecipazione dei cittadini o almeno di quei cittadini che dicono le cose come stanno. Una partecipazione modellata ad hoc sul possesso esclusivo delle iniziative, dell'ascolto di chi, cittadino, vive situazioni di disagio, in barba a qualsiasi concetto di democrazia e di essere Sindaco di tutti i ravennati. Un modo di fare politica che crea delle diseguaglianze, senza puntare minimamente al bene comune. Il Giardino Speyer è l'emblema di questo modo di fare politica. E chi agevola sul territorio questo modo di fare, ne è anch'esso complice e ne deve rispondere ai cittadini".

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