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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

E45, Fusignani: "Ravenna fortemente isolata. Situazione aggravata dalla chiusura della Ravegnana"

Così il vicesindaco Eugenio Fusignani, evidenziando come "la città di Ravenna infatti è fortemente isolata per via della viabilità modificata"

"Leggo come molto positiva la riapertura della E45 al traffico leggero, ma questo non risolve del tutto i problemi, né alleggerisce le preoccupazioni per il traffico pesante". Così il vicesindaco Eugenio Fusignani, evidenziando come "la città di Ravenna infatti è fortemente isolata per via della viabilità modificata a causa della chiusura parziale della E45. Per i mezzi pesanti resta in essere la viabilità alternativa delle autostrade A1 “Autostrada del Sole” (Roma-Firenze-Bologna) e A14 “Adriatica” (Ancona-Cesena), il che non agevola certo le tratte".

Per il Comune di Ravenna quindi si tratta “solo una parziale soddisfazione per il perdurare di un disagio che rischia di creare danni rilevanti al sistema economico romagnolo e ravennate in particolare - aggiunge -. Infatti sabato sarà trascorso un mese dalla chiusura Puleto sull’E45 e a distanza di un mese, nonostante la solerzia del sistema istituzionale dell’Emilia Romagna e la disponibilità del Ministero dell’Infrastrutture e Trasporti ancora nulla è successo per andare in contro alle esigenze del mondo economico e produttivo e portuale. In particolare, ad oggi non è stato effettuato nulla per adeguare la viabilità alternativa costituita dalla ex Statale 3 Tiberina nonostante la dichiarata intenzione di ministro e Anas di disporre di 2,5 milionidi euro per i lavori di ripristino della vecchia strada".

Per Ravenna la situazione è ancora più pesante per via del perdurare della chiusura della Ravegnana. "A preoccupare - spiega ancora Eugenio Fusignani - sono i tempi previsti per la E45 che avranno ripercussioni sul nostro scalo portuale. Per dare un esempio, in un anno potrebbero determinare una perdita di 1500 container equivalenti a 40mila tonnellate di merce pregiata che verrà dirottata su altri scali. Senza contare le perdite sulle rinfuse. Una situazione che non riusciremo a sopportatore anche per le ripercussioni su tutto l’indotto costruito da autotrasporti, spedizionieri, magazzini depositi e tutto il sistema di che ruota intorno all’attività portuale. Occorre ripensare ad un sistema di trasporti che garantisca lo sviluppo ed eviti di vederci ostaggio dei viadotti. Nel 2094 venne presentato il progetto di riqualificazione della E45 e della nuova E55, con un PF di 9 miliardi di euro. Da allora nessun governo è più andato avanti coi decreti attuativi. Per questo vanno ripensate le grandi opere per consentire al sistema Italia di essere competitivo in europea, anche in previsione dello sviluppo di nuovi traffici coi mercati dell’est e della via della seta".

Infine una stoccata al governo. "E’ importante che il vicepresidente del consiglio Di Maio riceva il tavolo istituzionale, economico, e il mondo del lavoro che si è ritrovato tutto unito a difesa del sistema romagnolo affinché vengano pensate adeguate misure di sostegno ad imprese e lavoratori di tutto il bacino emiliano romagnolo coì pesantemente penalizzato. La scommessa di Ravenna è tutta imperniata sul porto e quindi non possiamo vedere penalizzate le prospettive di sviluppo anche in previsione delle misure del governo che vanno a penalizzare un settore importante come quello dell’offshore e quello dell‘oli&gas”. L’impegno dei parlamentari locali deve tradursi in elementi di coerenza e in questo senso pur apprezzando l’impegno del sottosegretario Jacopo Morrone occorre capire se la linea della Lega alla quale appartiene è quella sostenuta da lui in sede locale o quella che in sede parlamentare vota le impostazioni ideologiche del movimento 5 Stelle".

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