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E55, i grillini pronti al faccia a faccia con Mingozzi

Il Movimento 5 Stelle accetta “molto volentieri la proposta di incontro pubblico lanciata dal vicesindaco Mingozzi per parlare della Orte-Mestre”.

Il Movimento 5 Stelle accetta “molto volentieri la proposta di incontro pubblico lanciata dal vicesindaco Mingozzi per parlare della Orte-Mestre”. “Abbiamo chiesto alcune settimane fa di poter trasmettere in diretta streaming le commissioni consiliari per dare modo a tutti di assistere a momenti di dibattito puntuali e specifici sugli argomenti che riguardano la nostra città quindi, per noi, è assolutamente un piacere, anzi, un dovere discutere pubblicamente relativamente ad un progetto che riguarderà tantissimi cittadini”, esordisce il movimento grillino.

“Legambiente auspica che il dibattito non si trasformi in uno “scontro tra tifoserie”, siamo assolutamente d’accordo. Qui non si tratta di convincere l’una o l’altra parte, si tratta di far capire ai cittadini quali siano i progetti futuri legati allo sviluppo della mobilità – continua il Movimento 5 Stelle - Da una parte c’è chi nel 2012 continua a puntare tutto sul trasporto su gomma, ritenendolo la soluzione di tutti i mali e la manna per la logistica del nostro paese; dall’altra c’è chi pensa che nel 2012, sebbene in notevole ritardo, si debba cominciare ad investire soldi per il trasporto su rotaia e soprattutto prendendo in considerazione spostamenti intelligenti e il più possibile a filiera corta”.

“Ci si continua a nascondere dietro al concetto del PIL dicendo che più aumenta e più si lavora: se nel calcolo del PIL si valutassero anche i costi relativi agli impatti ambientali e sociali siamo certi che in molti farebbero ragionamenti diversi dato che la maggior parte delle produzioni industriali e delle grandi opere dovrebbero conteggiare costi che al momento non vengono considerati”, proseguono i grillini.

“Analizzando questo tema non ci si può assolutamente dimenticare degli impatti sull’ambiente e del consumo di territorio, dato che questa grande opera dovrebbe passare attraverso riserve naturali e terreni agricoli – aggiunge ancora il M5S -. Siamo tutti addolorati per il disastro relativo alla pineta di  Lido di Dante  poi però, quando si tratta di valutare gli impatti ambientali di queste grandi opere, in pochi si scandalizzano se si distruggono zone protette importanti. Infine va considerato un altro aspetto che spesso viene bypassato, quello legato alla sovranità alimentare. Continuando a cementificare e ad asfaltare terreni agricoli non dobbiamo dimenticarci che l’asfalto e il cemento non sono coltivabili. Sembra un’ovvietà, ma guardandosi attorno ci si accorge facilmente che è bene ricordarlo”.
 

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