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Venerdì, 19 Aprile 2024
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E55, Mingozzi replica a Legambiente: "Dalla Regione un evento che porta tempesta"

"Le affermazioni di Legambiente, di apprezzamento nei confronti delle scelte della Regione, che accantona l'E55, mi trovano in totale disaccordo", dichiara il vicesindaco Giannantonio Mingozzi

“Le affermazioni di Legambiente, di apprezzamento nei confronti delle scelte della Regione, che accantona l’E55, mi trovano in totale disaccordo – dichiara il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, a seguito degli ultimi sviluppi - perché non è affatto vero che la situazione evolve in maniera positiva scegliendo ferro, acqua e qualche rattoppo all’esistente. E’ vero invece che le briciole di investimenti infrastrutturali che l’Emilia Romagna affida a Ravenna dimostreranno ancora una volta che l’ordinaria e straordinaria manutenzione sulla Romea, sull’Adriatica e sulla Reale non risolveranno nessuno dei problemi che oggi l’industria, il porto e le attività fondamentali per l’occupazione ravennate pongono in termini di collegamenti".

"Vorrei sapere cosa significa per l’assessore Donini adeguare, come lui dice, le infrastrutture di collegamento al porto intervenendo sulla viabilità esistente, sulla tangenziale (quale?) e optando per il potenziamento del ferro. Significa forse che le ferrovie devono entrare nelle società di investimento per nuovi tronchi verso Ravenna? Ma la Regione ci sta lavorando da più di dieci anni e aveva concluso con noi, prima delle ultime elezioni regionali, che sarebbe stato meglio realizzare nuove strutture come la Cesena – Ravenna – Ferrara quale primo tronco dell’autrostrada E55", prosegue il vicesindaco.

"Legambiente parla della sconfitta del partito del cemento e del successo nel ridurre emissioni inquinanti e preservare il suolo. Queste sono tutte false ragioni che contribuiscono in definitiva a rendere evidente che tra qualche anno tra un rattoppo e l’altro l’attività commerciale e dei trasporti del porto di Ravenna sarà ancora più in difficoltà in quanto dovrà fare i conti con assi viari e una logistica ancora meno competitivi di oggi, pur essendo il nostro tra i pochi porti in Italia che possono investire su aree disponibili e su un bacino in grado di ospitare nuovi traffici. Quello della Regione non è un vento di cambiamento positivo, ma che porta tempesta e questo dovrà essere uno degli argomenti principali di una campagna elettorale e di nuovi programmi di governo che si avvicinano sempre di più”, conclude Mingozzi.

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