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"Efficienza energetica ed energie rinnovabili per uno sviluppo sostenibile, per l’ ambiente e il lavoro"

"Il documento è apprezzabile per il tentativo di delineare una proposta equilibrata che, pur riproponendo il tema molto controverso dell’estrazione di gas metano in Adriatico, è anche attento alle strategie europee del 20/20/20"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Le istituzioni delle Provincia di Ravenna insieme alle principali organizzazioni economiche e sociali del territorio hanno sottoscritto e inviato agli organi di informazione e ai Ministeri competenti un nuovo documento in materia energetica. Il documento è apprezzabile per il tentativo di delineare una proposta equilibrata che, pur riproponendo il tema molto controverso dell’estrazione di gas metano in Adriatico, è anche attento alle strategie europee del 20/20/20 e ad alcuni degli obiettivi del mondo ambientalista in particolare sui temi dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, e su aspetti come la moratoria del nucleare, il superamento dell’impiego di carbone, la non percorribilità in Italia del "fracking shale gas". Vogliamo però, come associazione ambientalista, promuovere con spirito critico ma costruttivo un dibattito che approfondisca e affronti tematiche difficili e controverse.

Noi Ecologisti Democratici non abbiamo pregiudiziali assolute, per una inevitabile fase di transizione, sull’impiego del metano e in particolare di quello nazionale, e riconosciamo che il metano è fra le fonti fossili quella con un minore impatto ambientale sia a livello locale che a livello globale. Molto diversa è la nostra posizione sull’opportunità, assai scarsa e discutibile, di sfruttare, in zone ambientalmente delicate, i modestissimi giacimenti di petrolio presenti in Italia.

Ma obiettivamente l’importanza della strategia sull’efficienza energetica, sull’utilizzo delle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni in atmosfera, per contrastare i cambiamenti climatici già in atto, non è paragonabile con il tema dell’estrazione di metano nazionale che, nel migliore dei casi, rallenterebbe di qualche anno un declino già in atto da decenni della produzione interna di metano che rappresenta ormai una frazione assai modesta di quel che si impiega nel nostro Paese. La centralità della strategia per efficienza energetica e rinnovabili è riconosciuta dai pronunciamenti di migliaia di scienziati in tutto il mondo, dall’ONU e dalla stessa Unione Europea che sta definendo obiettivi assai ambiziosi e vincolanti per il 2030 e 2050.

Tale centralità è legata all’urgenza di evitare che il nostro Pianeta prosegua nel trend in atto di un incontrollabile innalzamento delle temperature e di mutamenti climatici estremi con effetti certamente disastrosi sui territori e la vita degli uomini e delle altre specie viventi, ma anche al fatto che l’investimento in risparmio e in efficienza energetica è di gran lunga il più conveniente sia dal punto di vista economico che ambientale. E’ stato calcolato che ogni dollaro speso in efficienza energetica ne faccia guadagnare 4 e che a livello internazionale gli investimenti economicamente convenienti in tale settore porterebbero a benefici per circa 18.000 miliardi di dollari.

E nel settore energia è ormai evidente la crescita accelerata della produzione da fonti rinnovabili giunta ormai alla soglia dei 200 GW nel mondo, e ancora più evidente la progressiva e drastica riduzione dei costi di eolico e fotovoltaico che vengono ormai valutati più convenienti delle fonti fossili specie se si tiene conto delle ricadute su ambiente e salute. Inoltre è stato calcolato che l’investimento in energie rinnovabili crea centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese.

Dunque per noi la richiesta primaria è di un impegno più forte di Stato, Regioni, Enti Locali e Imprese non solo per raggiungere davvero e senza sconti il 20/20/20 ma in particolare per prepararsi ai ben più impegnativi traguardi del 2030 e 2050, quando le rinnovabili                  ( unitamente all’ accumulo e ai motori elettrici ) dovranno obbligatoriamente coprire la maggior parte dei consumi energetici del Pianeta. Questo vale anche per la provincia di  Ravenna.

Sulle estrazioni del gas a mare concordiamo su due aspetti: l’attenzione necessaria agli effetti su subsidenza ed erosione e l’importanza di mettere in atto una rete di monitoraggio e di controlli ambientali omogenea e garantita da un’autorità scientifica indipendente che faccia capo al Ministero dell’Ambiente e che fornisca dati trasparenti a cittadini e istituzioni. Oggi questa è la priorità, mettere sotto controllo i punti di estrazione attuali a partire da quelli più vicini alle coste per accertarne la effettiva sostenibilità e propedeutico a qualsiasi ipotesi di nuovo sfruttamento di altri giacimenti metaniferi.

Condividiamo infine la richiesta che le royalties derivanti dalle estrazioni abbiano una forte ricaduta sui territori immediatamente coinvolti i quali debbono utilizzare tali risorse non genericamente a pioggia ma in modo trasparente per la difesa delle coste e del territorio e per rafforzare gli investimenti per il risparmio energetico e le energie rinnovabili. Su questi aspetti il mondo ambientalista è pronto a un confronto serrato e approfondito per dare il proprio contributo a un futuro di sviluppo qualificato, innovativo e sostenibile a Ravenna e in Italia".

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