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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Faenza

Elezioni a Faenza, il vice presidente di Confindustria: "Chiarire le azioni per le imprese"

Così Tomaso Tarozzi, vice presidente di Confindustria Ravenna con delega al Comprensorio Faentino, interviene nel dibattito in corso sulle prossime elezioni amministrative in programma a Faenza

“Veniamo da un decennio dove il territorio faentino ha visto pochi investimenti da parte di gruppi manifatturieri in passato interessati alla nostra area. Poche nuove Pmi hanno deciso di avviare attività. Per questo crediamo che il nuovo governo cittadino debba porsi come obiettivo principale la crescita delle imprese, nuova occupazione, nuova conoscenza che creano benessere e un ruolo duraturo nel contesto internazionale”. Così Tomaso Tarozzi, vice presidente di Confindustria Ravenna con delega al Comprensorio Faentino, interviene nel dibattito in corso sulle prossime elezioni amministrative in programma a Faenza.

“Da una parte – aggiunge Tarozzi - siamo preoccupati per l’eccessiva frammentazione delle liste elettorali in campo, dall’altra chiediamo a chi si candida alla guida della città di predisporre progetti di sviluppo che pongano al centro l’industria manifatturiera. Se le imprese non innovano si interrompe il circolo virtuoso della crescita e del benessere diffuso. In un momento in cui ci sono visioni differenti sul concetto di sviluppo imprenditoriale, chiediamo alle varie forze politiche di dire chiaramente quali programmi hanno in questo senso. Non basta indicare le imprese tra venti punti generici di un programma elettorale, occorrono impegni precisi. Le industrie vanno dove c’è un territorio accogliente e noi crediamo che sia ora che a Faenza si dica chiaramente quali sono i progetti di crescita industriale”.

“Oggi ci sono le condizioni per una ripresa economica – commenta ancora Tarozzi - ma nel Faentino si devono programmare i prossimi 5 anni, altrimenti si resta al palo. Vanno messe in campo possibili facilitazioni per le imprese che investono in questo territorio, a cominciare da una calmierazione dei costi dei terreni. Serve una maggiore integrazione tra scuola e formazione, e una semplificazione amministrativa drastica. I comportamenti corretti vanno stimolati senza aumentare norme e regolamenti. La Regione ormai ha normato tutto lo scibile umano, ma questo è un vecchio sistema di amministrare. Per quanto riguarda gli appalti, chiediamo efficaci controlli ed unificazione procedure con Centrale Unica Appalti, con l’obiettivo di premiate competenza e progetti per opere pubbliche di qualità. Ci aspettiamo che le forze politiche tengano in considerazione le esigenze del mondo delle imprese e le conoscano sempre più, perché dalla progettualità di oggi dipendono occupazione e benessere per il futuro”.

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