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Elezioni, al voto 48 Comuni e 862mila elettori in regione

Sono 143 i candidati sindaco in corsa per una delle 48 poltrone da primo cittadino: di questi poco più di uno su cinque è donna

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre urne aperte in 48 comuni dell’Emilia-Romagna, dove 862mila elettori sono chiamati a scegliere sindaci e i rispettivi consigli comunali. I seggi, suddivisi in 1.157 sezioni di cui 13 ospedaliere, saranno aperti domenica 3 dalle ore 7 alle 23, e lunedì 4 dalle ore 7 alle 15: le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura delle urne. Al voto 861.825 elettori emiliano-romagnoli, di cui 415.770 uomini e 446.055 donne (dati Ministero Interno, Il Dossier. Elezioni amministrative 2021), di tutte le 9 province, circa un quarto dell’intero corpo elettorale della regione. Degli elettori emiliano-romagnoli chiamati alle urne, 51.184 sono residenti all’estero.

Per le consultazioni amministrative votano gli iscritti nelle liste elettorali di ciascun comune che abbiano compiuto il 18esimo anno di età entro domenica 3 ottobre 2021 compresa. Votano per la prima volta 8.766 diciottenni (4.530 uomini e 4.236 donne). La scheda che verrà consegnata all’elettore è di color azzurro. Solo a Bologna si vota anche per il rinnovo dei sei Consigli di Quartiere: la scheda per questa consultazione è di color rosa. Si vota in tre capoluoghi di provincia quali Bologna, Ravenna e Rimini, nonché in altri 6 comuni con popolazione legale superiore ai 15mila abitanti, con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno. Nel caso nessun candidato raggiunga il 50% più uno dei voti, è necessario un turno elettorale supplementare tra i candidati più votati. Quindi eventuale turno elettorale supplementare di ballottaggio, domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021 (con gli stessi orari previsti per il primo turno).

Previste apposite misure di sicurezza sanitaria per elettori e operatori dei seggi e al contempo assicurano l’esercizio del diritto di voto, oltre a chi sia ricoverato in strutture ospedaliere anche Covid, a coloro che si trovino in trattamento domiciliare, in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario. Sono 143 i candidati sindaco in corsa per una delle 48 poltrone da primo cittadino: di questi poco più di uno su cinque è donna. A sostegno di questi candidati 228 liste.

Nei comuni con più di 15 mila abitanti, come Ravenna, si vota su una sola scheda, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Tre sono le possibilità di voto:
1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato.
2) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’.
3) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.
 

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