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Elezioni, i candidati a confronto per il futuro della città: Porto e collegamenti, ma anche ztl e trasporto pubblico

Nove candidati su undici si sono confrontati sui temi segnalati dalla Confartigianato: dallo sviluppo del Porto, ai collegamenti, alla lotta all'abusivismo commerciale

Il futuro del Porto, le infrastrutture indispensabili e l'impegno per la legalità. Su questi temi (ma non solo) si è incentrato il confronto fra nove degli undici candidati sindaco di Ravenna. La corsa verso le elezioni amministrative prosegue con l'appuntamento fissato dalla Confartigianato di Ravenna, che ha invitato i candidati mercoledì sera nella sala rossa del Pala De Andrè per discutere le linee guida espresse nel documento programmatico redatto dalla stessa Confartigianato e che tratta in particolare i temi del Porto e delle infrastrutture del territorio, ma anche grandi opere, appalti pubblici, legalità, mobilità, oil & gas, turismo, commercio, industria, artigianato e welfare.

Proprio il segretario comunale di Confartigianato Ravenna, Antonello Piazza, indica ai candidati i due temi centrali: Porto e Infrastrutture (dalla realizzazione del nuovo hub anche attrverso gli scavi dei fondali, all'individuazione di un nuovo attraversamento del canale oltre al ponte mobile, dalla creazione di una zona franca interclusa che permetta di beneficiare dell’esenzione di Iva e dazi, fino al progetto regionale sulla E55 leggera che colleghi velocemente Ravenna con Ferrara e Venezia) e Legalità (con particolare attenzione alla lotta all'abusivismo commerciale). Assenti i candidati Mauro Bertolino (Alleanza di Centro) e Matteo Rossini (Riconquistare l'Italia), gli altri candidati sindaco si sono confrontati uno dopo l'altro, in ordine alfabetico, per 10 minuti ciascuno.

Ad aprire le danze è Ancarani (sostenuto da Forza Italia, lista PrimaveRa): "Per il Porto resto dell'opinione che si debba arrivare fino a 14,5 metri di approfondimento - afferma - e per quanto riguarda Sapir, riteniamo che non debba esistere un'azienda di quelle dimensioni che fa concorrenza ai privati. L'attuale conformazione di Sapir non va, se governeremo cambieremo questa situazione". Passando poi alle infrastrutture, Ancarani condivide in toto il documento stilato da di Confartigianato: "Il problema - sottolinea il candidato azzurro - è che presentate un analogo documento da qualche mandato e alcune di quelle richieste sono le stesse di 5, 10 o 20 anni fa. Lo ritengo inquietante, perché in questi anni si sono perse grandi possibilità di sviluppo economico. Nel resto della Regione le città si sono evolute dal punto di vista infrastrutturale". Sul fronte della legalità, Ancarani riconosce che negli ultimi anni c'è stato un incremento di azione nel contrasto all'abusivismo, ma "la Polizia Locale deve essere resa operativa h24 e in maniera vera", mentre per la città propone l'apertura delle Ztl di via di Roma, via Baccarini e di creare un magazzino in area centrale per tutti i fornitori permettendo di fare poi le consegne con mezzi elettrici.

Prende poi la parola il "decano" Alvaro Ancisi (sostenuto da Lista per Ravenna, Lista del Mare, Popolo della famiglia, Rinascimento per Ravenna, Ravenna per i pensionati, Amici animali) che per risollevare la città dalla crisi scatenata dal Covid propone di "ridurre le tasse a beneficio di aziende e famiglie - tema al quale aggiunge - il risanamento delle strade urbane e piste ciclabili e la riqualificazione dei lidi (tutti e nove), delle frazioni del Forese e dei quartieri degradati, mettendo fine alle cementificazioni dei terreni agricoli per far posto a centri commerciali di cui non c'è bisogno". Per il Porto: il rilancio dalla crisi in cui è precipitato dall'immobilismo è fondamentale", ma spazi importanti di crescita sono anche la filiera agroalimentare, il turismo e l'ambiente. Tornando al documento di Confartigianato, "il punto più fondamentale sono i collegamenti stradali e ferroviari - ritiene Ancisi - Se restano da Terzo Mondo come adesso, Ravenna resterà una città immobile, statica. Ravenna deve far sentire la sua voce". Ancisi non riserva però alcune critiche al progetto di Confartigianato: "Parlate di E55? In 5 anni non la vedrete neanche finanziata. Se vogliamo risolvere qualche problema prima pensiamo alla superstrada Ravenna-Ferrara. E il bypass del Candiano stadale e ferroviaio? Anche quello in 5 anni è impossibile".

A seguire interviene il candidato Alessandro Bongarzone (sostenuto da Comunisti uniti). "Il documento di Confartigianato è intrigante - sottolinea - ma non ho letto da nessuna parte le emergenze. Il nostro programma nasce nel ventennale del Genoa Social Forum. Se anni fa dicevamo che un altro mondo era possibile ora diciamo che è pericolosamente non rinviabile. Fra 10 anni l'oro nero mancherà. Abbiamo 10 anni di tempo per avviare un progetto sostenibile. La nostra visione è quella di una città sostenibile, che ponga fine al sistema di inquinamento causato per maggior parte dal riscaldamento domestico e dell'autotrasporto", una sfida da portare avanti principalmente attraverso la costituzione delle comunità solari termiche e un trasporto pubblico sostenibile. "Sul tema della legalità - prosegue Bongarzone - Confartigianato ha perfettamente ragione. La mafia sta dove stanno i soldi. Non ci sono più i 'mafiosi con la coppola', ora si stanno prendendo le aziende attraverso sistemi di finanzaimento occulto. Serve un'osservatorio in grado di monitorare imprese". Il candidato comunista chiude parlando della sicurezza sul lavoro: "Siamo stanchi di vedere gente che muore in fabbrica per la caduta di una pinza da 3 tonnellate. Questo deve finire. Solo così possiamo creare una comunità solidale".

E' poi il turno del sindaco uscente Michele De Pascale (sostenuto da Pd, lista de Pascale sindaco, Movimento 5 stelle, Partito Repubblicano italiano, Ravenna Coraggiosa, Ambiente e territorio con Maiolini, Voci protagoniste, Ravenna in campo) che parte dal tema del Porto: "Cinque anni fa abbiamo trovato una situazione molto difficile con cause e processi in atto. Sono stati cinque anni di grande lavoro e coesione, con un iter burocratico allucinante. Oggi il Porto di Ravenna è pronto a far partire il suo cantiere, arrivano grandi investimenti e il Pnrr identifica le risorse per lo scavo dei fondali come punto fondamenntale di sviluppo". Parlando di obiettivi De Pascale non ha dubbi: Ravenna è il porto dell'Emilia Romagna che vuole però servire anche il Centro Europa ed essere in grado di raggiungere l'Est. Con due grandi porte, a Est e a Ovest, Ravenna può vincere la sfida con Venezia e Rotterdam". Giungendo poi al tema della legalità: "In questi anni abbiamo vinto sfide decennali sull'abusivismo, come quello in spiaggia. Ora dobbiamo dare attenzione all'abusivismo nel settore dei servizi alle persone che danneggiano tante imprese". Sulla semplificazione "abbiamo fatto un grande lavoro e dobbiamo andare avanti. Uno dei primi atti sarà il nuovo Pug (piano urbanistico generale), un elemento strategico. Oggi abbiamo un regolamento edilizio di 300 pagine, in futuro sarà di 50. E' vero, dobbiamo risparmiare il consumo di suolo e rispettare l'ambiente, ma dobbiamo avere prima di tutto la possibilità di dare una risposta affermativa o negativa ai progetti che vengono presentati". Ultimo tema toccato da De Pascale è quello della transizione energetica: "Stiamo lavorando per un grande parco eolico offshore".

Passa poi all'attacco il candidato Filippo Donati (sostenuto da Lega, lista Viva Ravenna, Fratelli d'Italia, gruppo Alberghini): "Nel documento di Confartigianat ci sono richieste che da anni giacciono inesaudite. Abbiamo la necessità di un nuovo sistema logistico e delle infrastrutture. Dobbiamo movimentare delle persone e questo coinvolge vari settori, anche il turismo". In merito al Porto "da troppi anni si parla di approfondimento dei fondali e nel tempo abbiamo perso molte opportunità, commesse, e navi. Il nostro porto è mal collegato anche da punto di vista ferroviario. So già - ironizza Donati - che prima del voto si inaugurerà la prima pietra del nuovo hub portuale, ma so che poi si fermerà tutto". Sul fronte legalità, Donati tiene a ricordare che la questione tocca "anche il mondo del turismo. Bisogna creare dei tavoli di osservazione per vigilare. Ci sono imprenditori sfiancati dal sistema che vengono coinvolti da associazioni mafiose. C'è bisogno di più ascolto e più confronto". Il candidato della coalizione di centrodestra sottolinea anche l'importanza dei collegamenti con gli aeroporti e soprattutto con la città di Forlì, dove per la Ravegnana "tutte le soluzioni prospettate richiedono anni. Siamo anacronistici da questo punto di vista". Un ultimo accenno alla legalità riguarda il contrasto al lavoro nero: "il lavoro abusivo combinato all'assegno reddito di cittadinanza ha portato alla difficoltà di reperire lavoratori per la nostra stagione balneare".

Il candidato Lorenzo Ferri (sostenuto dal Partito Comunista) spiega che "oggi il proletariato è formato anche da artigiani e commercianti, il nemico sono le multinazionali che  pretendono di insegnarci come vivere, cosa comprare, come divertirci, cosa è politicamente corretto dire e cosa no. Viviamo in una dittatura mediatica e finanziaria". Ferri prosegue parlando dei valori del Comunismo nel 2021: "La seconda potenza economica mondiale è la Cina (sarà la prima nel giro dei prossimi 10 anni), la Cina è il primo mercato di sbocco per per l'export Italiano (+55% nel primo quadrimestre), il primo paese al mondo, ormai da 30 anni, per crescita annua del prodotto interno lordo. Ma c'è un dettaglio non da poco: la Cina è un paese socialista e il suo governo è guidato, dal 1949, dal Partito Comunista e nella Cina 2021 esistono imprese private, artigiani e commercianti privati". Ferri poi sferra una stilettata "a chi a ogni tornata elettorale fa promesse da marinaio già sapendo di non poterle mantenere". Passando poi ai bisogni di Ravenna, Ferri rileva che il Comune debba investire pesantemente sul territorio e, per farlo, servono risorse e per incrementarle propone: "Rimodulazione delle aliquote comunali, i redditi alti e altissimi debbono contribuire molto di più alla collettività; messa in discussione del patto di stabilità; il totale taglio di finanziamenti o contributi a qualsiasi iniziative private". Sul tema della legalità "si deve far di più. Chi pensa che la mafia sia solo in Sicilia sbaglia. Ma l'illegalità è anche nelle codizioni lavorative che ci sono". E conclude sulla mobilità: " Intendiamo ridurre le Ztl in città che ormai sono diventate una zona di recinzione a protezione dei ricchi. Altro punto del nostro programma è un forte investimento economico per la creazione di una reta di piste ciclabili che colleghino forese-città-mare. Pensiamo che Ravenna abbia tutte le caratteristiche per diventare l'Amsterdam italiana".

Tocca poi a Emanuele Panizza (sostenuto dal Movimento 3V): "L'importante è la serietà nel mantenimento delle funzionalità del Porto. Occorre monitorare attentamente il Porto e come viene gestito. Un approfondimento a 14 metri implica l'allungamento delle dighe foranee e quanto ci costerà questo in termini di erosione?" Mentre ritiene il bypass sul Candiano importante per la riduzione di traffico e inquinamento. Panizza trova imprenscindibili i collegamenti con Bologna, Ferrara e Rimini, e "prioritario quello con Forlì, un aeroporto a circa 34 km di distanza. Il programma di una stazione intermedia è una soluzione insoddisfacente per Ravenna". Rileva però la necessità di investire sulla ferrovia. Il turismo è per Panizza il "tema pricpiale su cui puntare. Dobbiamo pensare a un'offerta culturale h24. Pensiamo anche a un turismo incentrato sullo sport, a una città amica dei disabili, con investimenti studiati per questo tipo di turismo. Un albergo completamente accessibile per i disabili sarebbe un progetto unico in Europa. Sulla legalità: "Giusto combattere il lavoro nero, ma bisogna prima dare la possibilità alle persone di lavorare in bianco. Prima degli slogan dobbiamo andare nel reale".

Interviene quindi Gianfranco Santini (sostenuto da Potere al Popolo), che scioglie ogni possibile dubbio: "Noi siamo per la tranizione ecologica come necessità improcrastinabile. I fondi del Pnrr devono andare lì, pensate alla subsidenza, ai mutamenti climatici e al futuro dei nostri figli". Santini quindi ribadisce il no a nuovi assi viari impattanti che significherebbe una nuova cementificazione del territorio, "bisogna superare il trasporto su camion, non è possibile che il trasporto di merci al 90% vada su camion, deve andare su ferrovia". Il candidato di Potere al Popolo attacca anche i nuovi progetti di lottizzazione che prevedono "la costruzione di migliaia di nuovi appartamenti in città e il raddoppio di Lido di Dante". In merito alla legalità si dice contento che il tema sia entrato nel dibattito, ma invita tutti a parlare di "coop spurie, del caporalato di Bagnara e degli infortuni e morti sul lavoro. L'Osservatorio è solo una foglia di fico, i fatti lo dimostrano. Abbiamo tagliato il personale degli Ispettorati sul lavoro. Ci sono leggi sempre più blande sul controllo del lavoro, servono azioni reali anche a livello territoriale". Giungendo al tema dell'Oil & gas, Santin iritiene che si debba "superare a breve l'utilizzo dell'energia fossile. Siamo all'esauruimento del petrolio in pochi anni. Passiamo al più presto a eolico e solare". Altri attacchi arrivano anche al settore dello spettacolo "basta Ravenna Festival asso pigliatutto della cultura pubblica" e sui progetti dei nuovi centri commerciali: "In città ne arriveranno altri cinque. Quanti saracinesche sono state tirate giù intanto nel Forese e in città?".

Conclude il confronto la candidata Veronica Verlicchi (sostenuta da La Pigna, Italexit, Ravenna s'è desta, Noi per i lidi, Forese in comune): "Sono figlia di un artigianato e mi sono ritrovata nel documento di Confartigianato, anche se non in tutto. Quello che vogliamo fare per la città è aiutare lo sviluppo dell'economia. Come? Abbassando le tasse comunali, riorganizzando la spesa corrente di questo Comune e recuperando soldi dismettendo le partecipazioni del Comune in società che non c'entrano nulla con i servizi di un Comune, come Sapir che fa concorrenza al privato. Parliamo di circa 280 milioni di euro da reinvestire sul territorio". Sugli scavi del canale Candiano Verlicchi si chiede: "Quali sono le tempistiche? Siamo già in ritardo con il progetto esecutivo. Questo progetto avrà ripercussioni favorevoli in 10 o 20 anni? Bisogna pensare alla praticità". Sulle infrastrutture Verlicchi tocca il problema del traffico di camion su via Trieste: Abbiamo la tendenza a realizzare progetti già vecchi. Non sarebbe meglio coinvolgere professionalità del nostro territorio per lo studio di fattibilità del bypass sul Candiano?". La candidata poi punta il dito sul collegamento Ravenna-Forlì e sulla necessità di una Ravegnana Bis per lo sviluppo del porto, mentre riqualificare l'attuale Ravegnana non avrebbe senso: "Forlì è importante per noi: ha alta velocità, autostrada e aeroporto. Ma altri progetti importanti sono le varianti di Fosso Ghiaia, Camerlona e Mezzano". Sul tema dell'Oil&gas: Bene la transizione - conclude Verlicchi - ma non si possono chiudere i rubinetti da un giorno all'altro".

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