rotate-mobile
Politica

Elezioni dei consigli territoriali, Ancisi (LpRa): "Ricompattare l'alternativa al Pd"

Alvaro Ancisi, interviene così dopo il ricorso presentato da tre gruppi di minoranza (La Pugna, CambieRà e Ravenna in Comune) contro la candidatura di Gianluca Pini (Lega) per il consiglio territoriale Del Mare

"Ricompattare l'alterna al Pd". Il leader di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, interviene così dopo il ricorso presentato da tre gruppi di minoranza (La Pugna, CambieRà e Ravenna in Comune) contro la candidatura di Gianluca Pini (Lega) per il consiglio territoriale Del Mare. "Avevo rifiutato ogni commento, quale membro dimissionario della Commissione Tecnica che aveva approvato all’unanimità tutte le liste presentate, salvo comunicare la mia motivazione: aver ritenuto “esaurita la funzione di rappresentanza della minoranza”, che mi aveva designato a tale incarico - esordisce Ancisi -. È appena logico, infatti, che, a fronte di una controversia sollevata entro la minoranza su una decisione che avevo avallato, non potessi più rappresentarla unitariamente.  Non è vero che potessi “bloccare i lavori della commissione”, in quanto può decidere a maggioranza. Infatti  giovedì scorso ha deciso di procedere coi lavori chiedendo al candidato contestato di presentare “una documentazione che attesti il suo impegno professionale sul territorio ravennate fuori della politica”: impegno confutato nel ricorso. Non mi era però sfuggita la portata dell’iniziativa, che ipotizza il compimento di un reato, come il falso di cui all’articolo 496 del codice penale, che, se non provato, si ribalta in diffamazione. Né che la lettera di accompagnamento del ricorso, trasmessa dal gruppo La Pigna a nome dei tre capigruppo firmatari del ricorso stesso (Bucci, Guerra e Sutter), si spingeva contro la stessa “presenza della Lista Lega Nord alle elezioni del Consiglio Territoriale del Mare dal 12 marzo 2017”: cioè di tutti i quattro consiglieri che le spettano. Nessun danno all’immediato seguito del ricorso potrà comunque aversi, in quanto la presidente del consiglio comunale, richiesta dalla Commissione, ha annunciato formalmente che intende provvedere alla nomina del nuovo rappresentante della minoranza nel consiglio comunale del 9 marzo, così che la Commissione possa decidere definitivamente sul ricorso prima delle elezioni".

"Ritenendo sia corretto che le ragioni del ricorso siano sostenute in Commissione da chi ne ha assunto, per convergente dichiarazione dei firmatari, l’iniziativa, proporrò a tutti i colleghi di minoranza, in segno di distensione, la nomina di Maurizio Bucci; e chiederò a tutti i colleghi stessi l’impegno ad accettare politicamente il responso della commissione qualunque esso sia - annuncia Ancisi -. Credo di essere stato l’unico, per tutta la campagna elettorale, a non polemizzare con nessuna lista o candidato alternativi al candidato sindaco del Pd. Ho sempre cercato, dalle elezioni ad oggi, che i gruppi di minoranza del consiglio comunale non si facciano opposizione tra loro bensì verso la maggioranza, quando possibile trovando motivi di convergenza su temi importanti, onde dare più forza a quella alternativa mancata per un soffio il 19 maggio 2016.  Siccome alle elezioni territoriali valgono i voti espressi in quelle elezioni sulle liste politiche, le più democratiche (ogni testa un voto), gli elettori hanno dato agli attuali gruppi che sono minoranza in consiglio comunale solo per effetto del sistema maggioritario il 53,5% dei voti contro il 46,5% dei gruppi schierati con De Pascale. Ciò significa che De Pascale ha la maggioranza solo nei consigli di Sant’Alberto, San Pietro in Vincoli e Castiglione; è in minoranza (11 consiglieri contro 9) nel Centro Urbano, nella Darsena e appunto al Mare; è in pareggio a Ravenna Sud, Mezzano, Piangipane e Roncalceci, in cui comunque dovrebbe venire a patti.
Ovviamente l’opposizione deve cercare di condividere le proprie candidature per le presidenze, trovando nomi non divisivi, stimati da tutti. Spaccarsi a seguito degli effetti del ricorso - legittimo beninteso, perfino doveroso per chi ne ha le ragioni - vuol dire riconsegnare tutti i 10 consigli territoriali a De Pascale, che li userà come burattini. I  nostri elettori avrebbero ragione di sputarci in faccia. Il senso del mio agire è dunque che il ricorso si esaurisca nel suoi effetti politici, senza suicidare l’alternativa a mezzo secolo di strapotere di questa finta sinistra".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni dei consigli territoriali, Ancisi (LpRa): "Ricompattare l'alternativa al Pd"

RavennaToday è in caricamento