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Elezioni, Donati (Viva Ravenna): "Al turismo servono scelte coraggiose, creiamo un Museo del Moro di Venezia"

"Nel programma - dice Donati - saranno contenute molte proposte "frizzanti" che sorprenderanno, che potrebbero sembrare utopistiche, ma che hanno un fondo di logica"

"Due candidate, due donne esponenti rappresentative della società civile, perchè noi promuoviamo la città, le componenti della sua società, e non le ideologie": è quanto ha detto il candidato a sindaco Filippo Donati presentando Giorgia Greco Zeru, la più giovane della lista, e Carla Ciotti, rappresentante del mondo dei diversamente abili. La lista Viva Ravenna avrà infatti pari numero di candidate e candidati.

Carla Ciotti è affiliata alla FSSI federazione sport per sordi Italia e presidente dell'associazione culturale Quadrifoglio. Ex calciatrice, allena e organizza tornei anche di bowling e calciobalilla; un torneo di racchettoni/beach tennis italiana da lei organizzato si è si è svolto nel fine settimana scorso all' arena della Darsena Pop-Up/Almagià. Sorda - lei stessa specifica 'sorda/non sordomuta' - aiutata da una interprete del linguaggio dei segni, ha portato l'espressione del disagio e della "mancanza di considerazione da parte delle istituzioni verso una fetta della società ravennate che affronta forti condizionamenti nella sua vita quotidiana. I sordi leggono i movimenti delle le labbra, e si può capire quanta difficoltà ha aggiunto per loro per loro la necessità della mascherina - ha spiegato la candidata - Un altro esempio di difficoltà non affrontate è quella delle indicazioni turistiche per sordi (non ci sono alla stazione o nei siti turistici, ad esempio, apparecchi che dispongano di video con traduzione in linguaggio dei segni); alla stazione poi i sordi non possono sentire le indicazioni trasmesse dai messaggi fonetici; basterebbe un display contenente le indicazioni tradotte nella lingua dei segni in un video. A Ravenna arrivano molti turisti sordi che chiedono: dove informarsi? Non c'è una persona che possa rispondere e spiegare con i segni, non c'è uno sportello informazioni con persone adeguatamente preparate, non ci sono video o apparecchi che possano informarli, tradurre nel linguaggio dei segni le informazioni che pure gli altri turisti ricevono. Anche nella scuola, a Ravenna, mancano insegnanti qualificati per loro; le associazioni hanno organizzato un primo livello di corsi a Ravenna, e vorrebbero proseguire. Esiste anche un problema legato alle lingue dei segni, diverse localmente, mentre esiste un linguaggio internazionale LIS per i sordi. Sto organizzando corsi della lingua LIS per 100 ore per il Comune di Faenza; non ho ricevuto a Ravenna la stessa disponibilità".

Ciotti ringrazia per l'offerta della candidatura - dice - "non avendo ricevuto la stessa attenzione da altri. Sono stata convocata dal sindaco, ascoltata, ma nessuna delle mie istanze o proposte è stata mai presa in considerazione. L'Amministrazione sì, si è rivelata sorda. Altro problema affrontato dai sordi, riscontrato da me stessa in ospedale: sono rimasta 4 giorni ma con la necessità della mascherina mi sono trovata nell'incertezza più assoluta non comprendendo niente. Eppure ci sono le mascherine trasparenti, difficili da trovare e non messe a disposizione gratuitamente come quelle in altro materiale, almeno per permettere di leggere il labiale". "Una città dell'accoglienza dovrebbe essere accogliente a 360° - commenta Donati - e un display con video realizzato nella lingua dei segni non costituirebbe un impegno eccessivo e anzi potrebbe essere impiantato impiegando una minima parte della tassa di soggiorno; e magari riportare il messaggio che i normodotati sono sensibili alle esigenze e contribuiscono a soluzioni di messa in civiltà del territorio, per tutti".

La candidata più giovane in campo della lista Viva Ravenna è invece Giorgia Greco Zeru, 18 anni, studentessa e atleta: ha giocato nel Ravenna in serie B, e il prossimo anno passerà a Milano dove frequenta l'Università, corso economia e finanza. I suoi genitori hanno due ristoranti a Ravenna, e lei alterna gli impegni di studio e sportivi con l'aiuto nelle attività della famiglia. Vorrebbe riportare all'attenzione della politica – dice- un po' di problemi della fascia più giovane della società. Non le piace "lo spettacolo di degrado che offre la zona della stazione", che definisce "un ghetto delle etnie più escluse dalla società". Conosce bene la zona per avere frequentato per 5 anni il liceo linguistico, e auspica l'attuazione di "una vera bonifica della zona con opportuni accorginenti". Pone il problema dei trasporti: "A Ravenna a mezzanotte il centro chiude e i servizi notturni di trasporto mancano: alcune mie amiche ed io ci siamo trovate più volte bloccate, un gruppo di ragazze sole di notte e in difficoltà". Rileva anche lacune nella promozione turistica di Ravenna: "Ravenna non viene promossa soprattutto all'estero - dice - non è facilmente raggiungibile dalle grandi città, ha raccolto da molti turisti la difficoltà a prenotare su internet; eppure Ravenna è una città che 'si vende da sola' per quello che offre, ma non viene fatto il necessario per farla conoscere". Rimpiange l' infanzia vissuta nel vecchio Mercato coperto, e prova nostalgia nostalgia per questo "'centro commercial-sociale cittadino', in cui si respirava una società diversa, capace di passione e di calore per la città".

Filippo Donati ha aggiunto che "il turismo straniero a Ravenna nei tempi pre-covid raggiungeva il 18% del totale; ma le cose cambiano ed è cambiata la stessa richiesta. I soggiorni sono più lunghi, i turisti limitano il numero delle città visitate ma restano per più giorni. La stessa organizzazione della visita ai monumenti con la necessità di prendere appuntamenti contribuisce ad allungare il soggiorno. I turisti inoltre chiedono più consegna di pasti in camera: gli alberghi del centro non fanno servizio ristorazione e si è scelto tempo fa di creare un circuito di ristoranti. Ne è derivata un'offerta di ristorazione apprezzata,giudicata dai turisti molto buona, con un ottimo rapporto qualità prezzo, buon impatto e buona impressione, in una fascia di turismo media, medio/alta".

Donati ha anche anticipato prossimi step del cammino della lista verso le elezioni. Presto sbarcheranno (in stazione, per cominciare la visita alla città dalla stazione) due sindaci (di Ferrara e di Verona) e inoltre sono in corso contatti e confronto collaborativo con il sindaco di Comacchio. "Porteremo le personalità politiche che ci supportano e con le quali abbiamo rapporti di collaborazione, cogliendo i loro suggerimenti - dice il candidato - Atteso il ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che porterò a un incontro con le nostre imprese, condizionate da una problematica soprattutto logistica. Intendo portare il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a vedere in nostro sistema di pinete, spiagge, passerelle (anche se non adeguatamente manutentate) e a conoscere criticità che non possono più aspettare ( come la messa in sicurezza di punti come il molo di entrata e le banchine a Casalborsetti). Anticipiamo che nel nostro programma c'è un punto che prevede la maggiore protezione della fascia pinetale, non solo ravennate ma costiera, dato che si estende fino a Cesenatico; stiamo studiando la fattibilità tecnica di una postazione fissa di un Canadair pronto a intervenire, presso un aeroporto che potrebbe essere quello della Spreta; questa area richiede una attenzione particolare, alla luce di accadimenti recenti e di quelli che in passato si sono verificati anche qui".

Si è dichiarato favorevole all'accoglienza di persone che oggi stanno fuggendo da una guerra; punto inserito nel programma che sarà presentato a breve, non solo elenco degli obiettivi, ma calendario/cronoprogramma con indicazione dei tempi di realizzazione. "Chiuderemo in settimana la presentazione dei candidati - ha detto - e avrete notato che non stiamo facendo campagna elettorale aggressiva. A parte qualche post che in una competizione 'ci sta' sempre. Siamo stati citati anche sul palco di San Pietro in vincoli - ha aggiunto - per i nostri 'video': andiamo infatti a documentare e raccogliere delle criticità che potrebbero essere risolte con un minimo di volontà, ma che sono importanti per la vita quotidiana di cittadini sempre più perplessi. Studenti che aspettano l'autobus lungo una strada, senza che la fermata sia dotata di una pensilina. Siamo sommersi di segnalazioni di lavori cominciati e interrotti, o peggio annunciati e mai realizzati. Parteciperemo a tutti gli inviti al confronto a cui saremo invitati, che siano fra due o fra tutti i candidati. L'importante per noi è continuare a mettere in primo piano le istanze della gente, piuttosto che scivolare nell' ideologia: si perderebbero di vista problemi locali, oggi trattati da politica di bassa lega, come il marciapiede, il lampione, la pensilina; ma sono i problemi della quotidianità, a cui la gente chiede soluzione. Intensificheremo il fuoco delle proposte; è in corso la chiusura del programma definitivo. Su tutto poniamo la questione della mancata gestione della città negli ultimi 5 anni. Tutti i giorni raccogliamo la delusione di cittadini che lamentano l'indifferenza, il non ascolto: l'amarezza di non arrivare ad esprimere la propria problematica; variante, l'ascolto per finta, senza alcuna conseguenza. Ma è la vita quotidiana; e sulla vita quotidiana la gente fa più fatica a transigere".

"Nel programma - dice Donati - saranno contenute molte proposte "frizzanti" che sorprenderanno, che potrebbero sembrare utopistiche, ma che hanno un fondo di logica. Un esempio? Il Moro di Venezia sulla banchina della Darsena: va bene, ma... non c'è un'indicazione; non è trattato come attrazione turistica; eppure, spiegata la sua presenza, suscita grande interesse. Occorre un colpo di reni in più; anche il progetto di un piccolo Museo del Moro di Venezia, con una raccolta iconografica/ fotografica, filmati dell'epoca, non un Museo necessariamenete grande ma tale da celebrare e mettere in mostra un grande progetto, nato a Ravenna, ma che ha fatto sognare il mondo. Per il turismo d'ora in poi ci vorrà coraggio; ci vorranno scelte di coraggio. La nostra differenza è quella di non lavorare per un circuito chiuso, ma per una città. In settimana verrà presentata anche la coalizione; abbiamo con noi Massimiliano Alberghini, che ci ha messo a disposizione la sua esperienza: non sarà candidato per suoi impegni personali e professionali; il posto per lui sia nella nostra lista che nelle liste degli alleati c'è sempre, perchè è persona stimabile, moderata, educata, colloquiale".

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