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Elezioni, l'appello di Malpezzi: "Costruiamo la Faenza del 2020 passo dopo passo"

"La nostra missione sarà quella di rafforzare il dialogo e le relazioni tra la comunità industriale e produttiva, scientifico-tecnologica (molto presente e radicata nella nostra città), finanziaria ed ovviamente istituzionale per promuovere opportunità di crescita", afferma Malpezzi

"C’è una politica che passa gli ultimi giorni di campagna elettorale a fare propaganda facendosi aiutare dai big di partito, assolutamente estranei alla storia faentina. E c’è una politica che dedica le sue giornate, anche queste ultime di campagna elettorale, a lavorare sui temi prioritari della prossima legislatura: lavoro e imprese". Il sindaco uscente e candidato alla poltrona di primo cittadino di Faenza, Giovanni Malpezzi, chiarisce che negli ultimi giorni ha incontrato 2nuovamente molte aziende del nostro territorio, che da anni lavorano ed investono nel nome dell’innovazione, parola chiave attorno alla quale si gioca la partita del nostro futuro".

Spiega Malpezzi: "La crisi economica da un lato e il ritmo vertiginoso dell’innovazione tecnologica dall’altro, hanno posto nuove sfide alle PMI - la struttura portante dell’economia del territorio faentino - delineando un mondo diverso, nel quale è più complesso muoversi ma che presenta grandi opportunità di sviluppo. Non è più sufficiente la cultura del fare (bene), come in passato, ma occorre far proprio un modello di impresa che abbia uno sguardo strategico volto all’innovazione e al cambiamento, intervenendo su diversi fattori: formazione, acquisizione dei talenti, cultura dell’innovazione collaborativa con altre realtà, con i centri di ricerca e con network internazionali".

"La nostra città presenta interessanti opportunità su tutti i fronti: aziende leader in settori altamente specializzati, la presenza di un distretto della ricerca e del trasferimento tecnologico di rilevanza nazionale (Università, Enea, Cnr), spin-off della ricerca, centri per l’innovazione ed incubatori di startup - continua il sindaco uscente -. Ma attenzione, non solo: la Regione Emilia-Romagna a breve farà uscire bandi che finanziano per quasi 480 milioni di euro la ricerca industriale e l’innovazione sul territorio e sulle città. Il nostro impegno - mio personale e della giunta/’squadra allargata’ - sarà quello di monitorare segnali deboli e forti, intercettare energie, promuoverne la messa a sistema, delineare traiettorie di crescita, con i piedi radicati nel territorio, ma con la testa che guarda ai mercati internazionali e al futuro. Perché senza visione non c’è futuro".

"La nostra missione sarà quella di rafforzare il dialogo e le relazioni tra la comunità industriale e produttiva, scientifico-tecnologica (molto presente e radicata nella nostra città), finanziaria ed ovviamente istituzionale per promuovere opportunità di crescita. Tutto questo perché sottrarsi alla sfida innovativa oggi non è più possibile - evidenzia -. La prosperità e la capacità di garantire percorsi sostenibili di crescita poggia e poggerà sempre di più sulla capacità di resistere alla crescente competizione internazionale spostando avanti la frontiera dell’innovazione, anticipando le trasformazioni tecnologiche e le tendenze di mercato e massimizzando la velocità e l’efficacia dei processi di trasferimento/commercializzazione dei nuovi ritrovati, applicandoli a prodotti, servizi e processi".

"Da cittadino, la prima grande responsabilità che sento è quella di dar forma agli sforzi che abbiamo fatto in questi anni per mettere da parte le risorse e le energie che ci permetteranno di costruire la città che vogliamo, ricordando che siamo parte di una Repubblica fondata sul lavoro. Un lavoro che non si crea con slogan propagandistici o agitando paure, ma con la dedizione, la visione, e l’amore per la propria città, così come ci ha insegnato il compianto Roberto Bucci", continua Malpezzi, ricordandolo come "un grande esempio che richiama tutti noi a quei valori sociali che hanno fatto di Faenza una città dal benessere diffuso, perché continuino ad essere ricchezza da far fruttare per il futuro. Dove c’è lavoro nessuno resta indietro, dove c’è paura si è così impegnati a guardare indietro che ci si dimentica del domani, del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Vi chiedo di aiutarmi a costruire la Faenza del 2020, passo dopo passo. Da parte mia garantirò quella serietà, quella responsabilità e onestà che credo di aver dimostrato in questi anni di impegno per la nostra città, senza slogan né retorica. Seminiamo innovazione per raccogliere futuro".

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