"Carissimi Parroci, anche se non destinatario della vostra lettera aperta, sono “solo” capolista di Sel in coalizione con il candidato sindaco del centrosinistra Luca Coffari. Visto che, recuperando una prassi antica quanto ormai obsoleta, pensate di dover “orientare la scelta consapevole dei cattolici” in materia elettorale, vorrei rivolgervi alcune domande per sapere come li orienterete. Non credo infatti sia rilevante sapere da me che di mestiere faccio il medico ginecologo se sia a favore della vita, dato che sapete benissimo che io difendo sia la vita dei nascituri sia  quella delle donne che hanno diritto a non morire, come avveniva un tempo, quando erano  condannate molto spesso o a una gravidanza indesiderata o all’aborto clandestino con grave pericolo per la loro vita e per la loro salute.

Viceversa sono io a non sapere cosa ne pensate voi di alcune questioni importanti e che, diversamente da quelle che ponete, si decideranno a Cervia. Secondo voi è giusto che le case dei salinai finiscano in mano ad una finanziaria immobiliare speculativa? Come vi pronuncerete su questo? Come vedete il futuro della nostra comunità? Legato all’ambiente e alla sua valorizzazione come lo vedo io? Fatto salvo le convenzioni con importanti istituzioni che coprono le carenze comunali (sto pensando alle Orsoline e alla Giovanni XXIII, non pensate anche voi che le amministrazioni comunali devono, con le limitate risorse disponibili, incrementare le possibilità e l’efficienza della scuola pubblica la quale già promuove la possibilità universale di accesso all’istruzione e al sapere?

Non pensate anche voi che il Comune debba garantire alle persone che convivono dei diritti elementari, senza intromettersi con questioni di fede, di razza o di genere. Cosa farete per aiutarci ad aiutare i bisognosi? Io qualcosa sto facendo qui e in Africa e spero sinceramente che questo conti di più delle anacronistiche divisioni evocate in queste giorni dalla vostra missiva".