rotate-mobile
Politica

Elezioni politiche, Francesconi (Terzo Polo): "Nessuno parla di politiche attive sul turismo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Una terra a vocazione turistica come il nostro paese deve riconoscere che affrontare il problema Turismo ha necessità di un approccio globale, perché le sue problematiche sono strettamente legate a misure a monte della nostra società, in tutti i settori: infrastrutture, caro energia, riduzione pressione fiscale, potenziamento della formazione e riqualificazione della forza lavoro. E queste sono, insieme alla sanità, le priorità programmatiche del Terzo Polo".

Così Chiara Francesconi, candidata alla Camera al collegio di Ravenna per la lista Azione Italia Viva Calenda, a margine dell’evento di martedì 20 settembre a Cervia, che ha visto stakeholder del turismo, associazioni di categoria, sindacato dei lavoratori, imprenditori e operatori del comparto turistico-balneare portare il proprio contribuito al confronto promosso dalla lista Azione Italia Viva Calenda, con i candidati Fattorini, Francesconi, Kranz e Richetti collegato dal Senato. Le soluzioni del programma del Terzo Polo, rispondono a criticità non più rinviabili con proposte di intervento concrete e sostenibili, da attivarsi nel breve e medio periodo.

"Il potenziamento della formazione, già dalla scuola secondaria di 2° grado e soprattutto per gli ITS, ha bisogno anche di un radicale approccio sociale, in cui i giovani non possono essere visti solo come parassiti e fannulloni ma devono essere oggetto, accanto a una non più rimandabile riqualificazione delle competenze, alla contestuale trasformazione della percezione delle professioni turistiche, che da sempre mancano di valorizzazione, anche economica. Accanto a questo, occorre rivedere i programmi degli istituti professionali in funzione delle esigenze del settore e realizzare una scuola specializzata con corsi universitari dedicati alla formazione di direttori e manager del turismo". 

Insomma, una vera e propria rivoluzione culturale eterogenea, che richiede uno sforzo da parte non solo degli operatori e delle imprese ma soprattutto da parte delle istituzioni responsabili delle politiche e della politica tout court.

"C’è bisogno di nuovi strumenti per un più efficace mismatch fra richiesta e offerta di lavoro -continua Francesconi- e questi dovranno affiancare quelli già in essere, come i Centri per l’Impiego. Le imprese dovranno essere messe nelle condizioni di garantire retribuzioni adeguate, e questo sarà possibile solo tagliando la pressione fiscale e riducendo il costo del lavoro. Coprire i costi che le imprese sostengono per organizzare, in collaborazione con gli ITS e gli altri istituti di formazione, corsi specialistici per la creazione delle competenze realmente richieste, commisurare la TARI al numero di giorni in cui la struttura è aperta e al tasso di occupazione, sostenere la qualità dell’attività di ricezione e ospitalità con incentivi per la riqualificazione delle strutture e il loro adeguamento in termini di consumi energetici: questi sono nostri punti fermi".

"Infine occorre intervenire anche sul fronte contratti. Nel comparto turistico-balneare questi sono per natura stagionali, ma ciò che auspica, e che persegue, il Terzo Polo, è che il carattere di intermittenza fisiologica degli stessi possa trasformarsi in una possibile offerta sempre meno dipendente dalla stagionalità e sempre più flessibile, sia dal punto di vista della territorialità delle destinazioni turistiche, sia dalle nuove competenze richieste oggi dal settore".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni politiche, Francesconi (Terzo Polo): "Nessuno parla di politiche attive sul turismo"

RavennaToday è in caricamento