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Elezioni, cultura tema rovente. Legacoop: "Denunceremo chi offende la cooperazione"

La centrale cooperativa parla di "dichiarazioni scriteriate" delle candidate Michela Guerra (CambieRà) e Raffaella Sutter (Ravenna In Comune) durante l'incontro pubblico sulla cultura organizzato da Mirada

Ci volevano due donne, Michela Guerra e Raffaella Sutter, candidate sindaco di due liste civiche – "CambieRà" la prima, "Ravenna In Comune" la seconda –, perché la cultura fosse messa al centro del dibattito politico ravennate come non lo era mai stata prima. L’occasione è stata data a Guerra e Sutter dall’incontro organizzato al Dock 61 dall’associazione culturale Mirada, disertato da tutti gli altri candidati. Le due hanno unanimemente bocciato il lavoro di Alberto Cassani come coordinatore di Ravenna 2019, invitato “alla raccolta della frutta”, dell’assessore alla Cultura Ouidad Bakkali, “con delega ai ringraziamenti”, dei dirigenti del servizio cultura in generale, “che fanno il bello e il cattivo tempo”.

Inoltre, nel corso dell'incontro, le due candidate hanno attaccato il rapporto tra Comune e cooperative. E su questo tema è arrivato l'intervento di Legacoop. Le cooperative di servizi erano state, infatti, tirate in ballo durante il dibattito. Se da una parte Legacoop minaccia azioni legali contro chi parlerà di privilegi della cooperazione nel suo rapporto con le amministrazioni locali, dall'altra parte Michela Guerra replica a stretto giro sostenendo che si tratta di "becero tentativo di influenzare chi lavora nelle cooperative".

L'ACCUSA DI LEGACOOP - "Apprendiamo dalla stampa - si legge nella nota di Legacoop - che il mondo della cooperazione sociale e culturale è, suo malgrado, tirato impropriamente in ballo nella campagna elettorale di Ravenna. In particolare, le candidate Guerra e Sutter avrebbero parlato di 'presunte connivenze tra il Comune e la cooperazione' arrivando a fare intendere che le cooperative godrebbero di privilegi e favori senza
remunerare adeguatamente i lavoratori ed i soci. Considerazioni totalmente infondate, false e non suffragate da nessun elemento di merito. Come Legacoop Romagna intendiamo ribadire che le cooperative che hanno ottenuto gli appalti nel Comune di Ravenna hanno vinto regolarmente le gare pubbliche e applicano in modo pieno e trasparente i contratti collettivi di settore. Nessuna connivenza, dunque, e rispetto pieno dei lavoratori".

"Va anche ricordato che la collaborazione pubblico-privato in queste attività strategiche per il welfare della comunità locale, ha dimostrato negli anni di potere garantire un’alta qualità dei servizi e, cosa non secondaria in questo momento, di mantenere e sviluppare l’occupazione. Non siamo più disponibili ad accettare continui attacchi strumentali, frutto di giudizi puramente ideologici. Non esiste una generica
cooperazione e lo dimostra il fatto che noi per primi siamo in prima linea nella lotta alle cooperative “spurie” che non rispettano i contratti ed operano in maniera spregiudicata sulla pelle dei lavoratori ed attendiamo su questo punto l’approvazione della legge di iniziativa popolare presentata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e per la quale abbiamo raccolto migliaia di firme".

"Esiste invece un sistema di imprese cooperative fortemente radicate  nel territorio (410 imprese associate, 320.000 soci, 25.000 lavoratori, 5,6 miliardi di fatturato - dati Alleanza delle Cooperative Italiane 2014 nella Provincia di Ravenna) che oltre a produrre reddito e lavoro per soci e dipendenti rappresenta un elemento importante di tenuta e coesione sociale. Sarà nostra cura rendere partecipi i nostri associati e dipendenti del merito di queste scriteriate dichiarazioni e ci teniamo a precisare
che d’ora in avanti non tollereremo più alcuna dichiarazione lesiva dell’immagine e della storia della cooperazione ravennate e che tuteleremo in tutte le sedi l’onorabilità delle nostre imprese".

LA REPLICA DI GUERRA (CAMBIERA'): "La candidata sindaco Michela Guerra (CambieRà) replica al comunicato di Legacoop dopo l'incontro sulla cultura organizzato da Mirada: "Nonostante il dibattito fra i candidati sindaco si fosse ridotto ad un confronto a due fra me e Raffaella Sutter, noto tristemente come ci sia stato comunque spazio per travisare le informazioni e le dichiarazioni fornite l'altra sera al Dock 61. Ci tengo a precisare che la nostra posizione sulle Legacoop è in linea con tutte le altre rappresentanze di categoria: non stiamo combattendo una battaglia contro i lavoratori. Siamo anzi loro vicini poichè ci rendiamo perfettamente conto che troppo spesso sono loro a subire per primi le scellerate decisioni di dirigenze fin troppo politicizzate e per nulla trasparenti, come sarebbe auspicabile che fossero. Non voglio credere che questo genere di notizie mal riportate sia un becero strumento per influenzare tutti coloro che lavorano nelle cooperative affinchè si allontanino dai nostri ideali di correttezza e trasparenza, ma trovo quantomeno corretto puntualizzare su quali siano le figure di cui si dovrebbe realmente aver paura".

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