rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Elezioni regionali, Mirco Bagnari risponde a Confesercenti: "Per il turismo dare impulso ai collegamenti"

"Il turismo, inoltre, va sostenuto in un processo di messa in rete concreta tra i diversi ambiti della provincia di Ravenna - mare, collina, entroterra - dando impulso ai collegamenti su ferro"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Penso sia doveroso dare indicazioni concrete su cosa pensano i candidati al consiglio regionale sui temi del commercio e del turismo come ha chiesto Gasperoni i giorni scorsi: la mia risposta quindi, ai quesiti del Presidente di Confesercenti di Ravenna. Partiamo dal fatto che pensare, da parte della Regione, di aggravare ulteriormente il carico fiscale sulle imprese sarebbe una follia in questo momento.
Penso, anzi, che vadano percorse tutte le strade per trovare forme di alleggerimento, compreso, ad esempio, il sostegno all'emendamento alla legge di stabilità presentato dal Gruppo PD per la riduzione IRAP ad imprese e lavoratori del settore turistico. Collegato a questo, dobbiamo favorire l'accesso al credito delle imprese creando un tavolo di concertazione con gli istituti di credito per sbloccare risorse a condizioni agevolate che consentano alle imprese di sostenersi e di innovare: altrimenti parlare di innovazione da parte della politica nei confronti delle imprese non ha alcun senso.

Inoltre, sono convinto, che nell'approvazione del Piano Regione di Gestione dei Rifiuti vadano previste forme di sperimentazione e, successivamente, di applicazione generalizzata della tariffa puntuale: cominciare a pagare per quanti rifiuti si producono effettivamente è una forma di civiltà ma anche di incentivazione a comportamenti virtuosi e che devono essere premiati, aiutando così ad ottenere sgravi rispetto alla situazione attuale che pesa in maniera assurda proprio sulle imprese. Tra l'altro, il settore del turismo - senza ricadere nei soliti luoghi comuni - rappresenta davvero uno sbocco per economia ed occupazione che va sostenuto con contributi per l'innovazione e per la creazione di reti di imprese. A monte di tutto, però, va garantito un orizzonte certo agli imprenditori che vogliono investire sulle proprie imprese: quindi sostegno della Regione alla richiesta dei rappresentanti dei balneatori, per esempio, di procrastinare di 30 anni il termine per la messa a bando delle aree demaniali.

Il turismo, inoltre, va sostenuto in un processo di messa in rete concreta tra i diversi ambiti della provincia di Ravenna  - mare, collina, entroterra - dando impulso ai collegamenti su ferro (penso anche al tema della metropolitana di superficie per la costa: ora bisogna piantarla solo di parlarne di questa cosa, bisogna farla!), promuovendo gli spostamenti collettivi su gomma e investendo sulla rete di percorsi ciclabili (sfruttando anche le aste dei fiumi e dei canali) per promuovere un turismo a basso impatto ambientale ma con la capacità di attrarre anche turisti stranieri e dando così ossigeno alle attività ricettive del nostro territorio. Un aspetto importante, ma spesso poco considerato, è che un territorio è attrattivo solo se ben tenuto: in questo gli interventi di tutela del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico – sia nelle colline, sia in termini di difesa della costa, con apposite opere di protezione e tutela sostenute dalla Regione – rappresentano la condicio sine qua non per creare le condizioni di attrattività necessaria.

Sulla questione del contrasto alla criminalità  (come su quello del contrasto all'abusivismo) serve un impegno serio e coordinato degli enti locali insieme alle forze dell'ordine per effettuare controlli che garantiscano la legalità nell'esercizio delle attività commerciali e ricettive: non possiamo pensare di non aiutare e dare sostegno agli imprenditori che lavorano correttamente e rispettano le regole. Tra l'altro sono convinto serva l'implementazione di un progetto che, partendo dalle scuole (come già avvenuto in questi ultimi due anni nella nostra provincia) ma coinvolga tutti i cittadini sul tema della cultura della legalità. Sul tema regole, appunto, c'è bisogno di una politica di semplificazione all'insegna del buonsenso che favorisca l'avvio di nuove imprese e non carichi ulteriormente le imprese commerciali  esistenti.

Collegato a questo ci sono temi come quello del nuovo piano dell'aria che non può diventare un ulteriore vincolo, e che non può pensare di risolvere i problemi della qualità dell'aria semplicemente con un blocco del traffico: servono misure ben più efficaci di efficientamento energetico degli edifici e di sostegno ad una riconversione all'elettrico della mobilità esistente. Per quanto riguarda il tema dei nuovi insediamenti commerciali, nuove e ulteriori forme di espansione, in questo momento, non solo ucciderebbero il tessuto commerciale esistente ma  sarebbero un autentico boomerang per chi si lanciasse in operazioni di questo genere. Per quanto riguarda i centri storici, dove esiste una collaborazione seria tra amministrazioni ed attività commerciali (con il supporto delle associazioni di categoria) si possono costruire progetti importanti di animazione dei centri e dei territori e, anche qui, bisogna pensare ad un'azione che metta in gioco, e in collaborazione, tutti i soggetti presenti: penso, ad esempio, al tema delle sagre e delle feste di paese che vanno regolamentate in maniera coerente con la volontà di non burocratizzare e di fare rispettare la legalità.

Sono convinto che queste occasioni vadano impostate come momento di confronto e di collaborazione tra associazioni dei territori ed attività commerciali, in modo che i centri vivano grazie alle varie iniziative e queste diventino un'opportunità per le attività di ristorazione e ricettive, e non qualcosa di controproducente per esse. Servono tavoli di concertazione (anche su aspetti minuti come il tipo di cibi offerti) in modo tale che le varie iniziative non ledano il tessuto imprenditoriale presente e diventino invece un'occasione per promuovere i prodotti del territorio (aspetto molto interessante contenuto nella proposta di regolamento presentata da Confesercenti ai sindaci). Commercio e turismo sono fatti di persone, con un patrimonio di professionalità e competenza che vanno, sì, innovati, ma non dispersi: la Regione e i consiglieri regionali eletti, facendo squadra tra di loro a favore dell'intero territorio della provincia di Ravenna, dovranno impegnarsi per questo”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni regionali, Mirco Bagnari risponde a Confesercenti: "Per il turismo dare impulso ai collegamenti"

RavennaToday è in caricamento