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Elezioni regionali, Ancarani (FI): "Rivedere la norma sulla retroattività nel gioco d'azzardo"

A parlare è Alberto Ancarani, candidato per Forza Italia alle elezioni regionali del 26 gennaio

"Nel programma elettorale di Forza Italia da sempre è presente la tutela della piccola e media impresa. La legge regionale sul gioco ha intenzioni astrattamente corrette, ma i suoi esiti, anziché risolvere il problema generale, finiscono solo con l’impoverire piccole e medie realtà costituite da lavoratori che hanno sempre rispettato le norme nazionali e locali. In caso di vittoria elettorale Forza Italia e tutte le forze della coalizione che sostengono il candidato Presidente Lucia Borgonzoni non potranno che mostrare sensibilità e serenità nell’affrontare il problema della retroattività dell’attuale norma, cercando di porre rimedio agli effetti deleteri portati a tutto il settore dalla Delibera di Giunta Regionale n. 831/17". A parlare è Alberto Ancarani, candidato per Forza Italia alle elezioni regionali del 26 gennaio.

"Infatti la Legge regionale in materia di gioco attualmente in vigore, la n.18/16, è in linea con quanto è stato previsto dalla maggior parte delle regioni italiane e sui principi generali, che riguardano l’attenzione e la tutela della salute degli utenti del gioco legale - spiega Ancarani - risulta ci sia condivisione e volontà di cooperazione da parte di tutti i soggetti imprenditoriali interessati. Quello che va rivisto è in primo luogo il fatto che la delibera di Giunta Regionale n. 831/17 abbia introdotto, con le misure esecutive, il principio della retroattività che di fatto determina la chiusura di una percentuale dell’85% delle sale giochi e delle sale scommesse e dei corner esistenti e insediati sul territorio con autorizzazione delle Questure e di Adm prima dell’entrata in vigore della Legge Regionale Er n.18/16. In secondo luogo non si può non tenere conto del fatto che, in virtù del combinato disposto della Legge Regionale e delle norme urbanistiche ed edilizie adottate dai Comuni della Regione, è impossibile nella maggiore parte dei casi delocalizzare l’attività, e ciò determina l’effetto espulsivo del gioco legale dal territorio della Regione. Ora, se queste chiusure determinassero l’effettiva eliminazione delle ludopatie e delle conseguenze che queste ultime hanno sulla collettività, si potrebbe anche comprendere un simile approccio; ma poiché il gioco online e altre forme di gioco sono perfettamente consentite, e la repressione per il gioco illegale è purtroppo tutt’altro che efficace, la norma in vigore, con particolare riferimento alla sua retroattività, non può non essere rivista".

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