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Elezioni, transizione ecologica in agricoltura e accoglienza: le proposte di Ravenna in Campo

Dai tavoli di progettazione per la sostenibilità delle tecniche agricole alla proposta “CondividiAmo” per evitare situazioni di isolamento e ghettizzazione dei minori stranieri sul nostro territorio

In vista delle elezioni amministrative del 3-4 ottobre, la lista Ravenna in Campo discute di due tematiche importanti per il nostro territorio: l'agricoltura e l'accoglienza. Sul tema dell’agricoltura si concentra il candidato Antonio Lazzari che, rilevando quanto questo settore rappresenti uno dei punti chiave dell’economia moderna e dello sviluppo sostenibile, sottolinea che "mancano soluzioni che possano aiutare gli agricoltori del nostro territorio a progredire in questa direzione. Un comune esteso come quello di Ravenna può mettere al centro del suo sviluppo economico la transizione ecologica del settore agrario e quindi propongo che la prossima amministrazione apra un tavolo di discussione sulla sostenibilità del nostro territorio nel campo dell’Aricoltura. Un tavolo che metta al centro il ruolo dei marchi territoriali di prodotto e una loro reale e proficua promozione con serie e strutturate campagne di marketing che mettano al centro le peculiarità della nostra agricoltura".

"Il tema della transizione ecologica è tecnicamente complesso e richiede umiltà nel decisore politico che deve comprendere come siano fondamentali percorsi di concertazione tra imprese ed esperti per trovare soluzioni applicabili qui ed ora. Problemi enormi come i colpi di calore che bruciano le produzioni, le tempeste di grandine ed i fortunali, la siccità, non possono essere affrontati dai singoli agricoltori che spesso possono al massimo coprirsi con assicurazioni e sperare guardando il cielo - prosegue Lazzari - È necessario invece individuare soluzioni di sistema che possano dare prospettive e limitare la concorrenza sleale di chi decide di non “stare alle regole” e fregarsene del futuro del nostro pianeta. Pur essendo una piccola percentuale questi rischiano di essere una minoranza pericolosa che effettua un forte dumping economico mettendo in crisi chi investe sul futuro. Credo che servano risorse economiche (ed in questo l’Europa sarà una preziosa alleata) per individuare soluzioni impiantistiche per la raccolta di riserve d’acqua e la protezione dai colpi di calore e dalla siccità con azioni di rimboschimento dei nostri campi e di modifica anche di alcune tecniche agronomiche troppo impattanti, introducendo invece tecniche di agricoltura rigenerativa. Soluzioni costose e che richiedono anche competenze nuove". 

"Credo sia necessaria una grande sensibilizzazione dei cittadini per far comprendere lo sforzo che gli agricoltori dovranno fare e la qualità del risultato a vantaggio di tutti. Queste soluzioni per essere praticabili su grande scala dovrebbero vedere la pubblica amministrazione impegnarsi come promotore e attore, il vero driver operativo della transizione ecologica. Credo quindi - conclude Lazzari - che avviare dei seri tavoli di progettazione (non discussione fine a se stessa) dove la sostenibilità delle tecniche agricole, l’individuazione di prodotti di qualità da promuovere e commercializzare in maniera coordinata, l’implementazione di sistemi di sensibilizzazione dei cittadini verso prodotti locali e sostenibili siano le tre direttrici che dovranno governare l’agire della prossima amministrazione e se eletto mi farò attore di tali iniziative per uno sviluppo territoriale sempre più sostenibile, responsabile ed innovativo".

Del campo sociale si occupa invece la candidata di Ravenna in Campo Simona Guarini che avanza la proposta “CondividiAmo”. "Credendo nel valore di uno scambio tra pari, l’idea è quella di attivare delle relazioni di amicizia su base volontaria, consentendo ai MSNA di uscire dall’isolamento e dalla ghettizzazione e stimolando la nascita di rapporti amicali che creino anche circoli viziosi nel combattere stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni. Su altri fronti, come quello della disabilità per esempio, in Emilia-Romagna esistono già percorsi simili, e virtuosi, uno su tutti “Quasi amici”, lanciato nel 2015 a Carpi dall’associazione “Il tesoro nascosto” e oggi modello di inclusione sociale. Il progetto “CondividiAmo” prevede un percorso iniziale di sensibilizzazione da svolgersi nelle scuole superiori interessate, a cura degli esperti del settore, degli operatori dei progetti di accoglienza ma anche dei protagonisti di esperienze di accoglienza nei confronti dei migranti. A seguire - spiega Guarini - una serie di 8 moduli didattici per consentire agli studenti di avere una preparazione di base sui temi in questione e sondare un eventuale interessamento ad aderire ai 'gemellaggi'".

"Al fine di consentire ai partecipanti di frequentare i luoghi del territorio, si pensa di coinvolgere i luoghi della cultura e del tempo libero (musei, monumenti, stadi, piscine) ma anche le attività commerciali (bar, gelaterie, ristoranti) per ottenere delle piccole agevolazioni sul prezzo di ingresso. Il ragionamento che sta alla base è che solo conoscendo concretamente le opportunità di svago offerte dal contesto locale, i minori stranieri non accompagnati posso imparare meglio a muoversi, orientarsi e frequentare posti che, altrimenti, sarebbero a loro spesso interdetti per ragioni economiche. Per i minori “gemellati”, allo stesso tempo, le agevolazioni offrirebbero più occasioni di socializzazione da esplorare insieme agli amici stranieri - conclude Guarini -. I 'gemellaggi', a seconda dei tempi, dei gusti, delle predisposizioni personali e del concreto andamento delle relazioni, possono declinarsi in diversi modi, sempre sotto la supervisione dei tutori dei minori stranieri non accompagnati (ed eventualmente del Servizio sociale che li segue) e delle famiglie dei minori del luogo".

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