Dimissioni in massa tra i finiani: "Ci voleva la lista unica"

Terremoto nella formazione ravennate di Futuro e Libertà (FLI), il partito politico capitanato da Gianfranco Fini. Tutto il gruppo dirigente ha abbandonato il partito, azzerandosi così in campagna elettorale il vertice locale del partito. I motivi li spiega Gianluca Palazzetti: “Ribadisco che giudichiamo un errore non aver fatto liste unitarie anche per la Camera a sostegno del Pres. Monti, errore aggravato dalle motivazioni dello stesso, ovvero salvare l'elezione di un "pugno" di soliti noti, che mi auguro e ci auguriamo torneranno presto a lavorare. Per quanto mi riguarda la mia attività politica e quella degli altri amici proseguirà in modo civico cercando di creare un progetto di lungo respiro che metta insieme le migliori esperienze ed energie. Già oggi ad esempio l'amico Baldrati ha presentato il simbolo del progetto civico per il Comune di Lugo”.

Palazzetti replica ad Enzo Raisi, responsabile regionale dei “futuristi”: “Mi sorprendono non poco le dichiarazioni dell'amico Raisi nei miei riguardi e nei confronti degli altri amici dimissionari. Raisi sa bene che siamo stati trai i primi, più assidui e convinti sostenitori del progetto politico di Futuro e Libertà. Siamo stati tra i primi a livello nazionale a creare i circoli di Generazione Italia, l'embrione politico di FLI. Con la mia candidatura a Sindaco e quella dell'amico Baldrati a Presidente della Provincia all'ultima tornata amministrativa, abbiamo ottenuto il miglio risultato a livello regionale e tra i migliori a livello nazionale”.

E ancora “Effettivamente sono stato nominato, e non eletto, Coordinatore Provinciale e Vice Coordinatore Ragionale, dall'On. Raisi appunto, ma gli ricordo che non mi pare che lui abbia svolto alcun congresso regionale, quindi allo stato rimane anche lui un nominato”.