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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni Politiche 2013

I candidati parlamentari del Pdl incontrano le centrali cooperative

La cooperazione ha affrontato la crisi cercando di difendere l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando significativamente la redditività ma le perduranti difficoltà del momento sono tali da mettere in discussione la sopravvivenza di diverse cooperative"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Gli impegni precedentemente assunti, come vi avevamo tempestivamente comunicato, non ci impediscono, per i cinque/sette minuti che sarebbero stati dedicati ai nostri commenti ed alle nostre valutazioni sul documento che ci avete gentilmente anticipato, di farvi pervenire per iscritto le nostre posizioni sull’oggetto. Sono a tutti note le nostre valutazioni sulle coop e le nostre critiche più ragionate rispetto a quelle del segretario generale della Camera del lavoro di Reggio Emilia che afferma come “la forma cooperativa viene sempre più spesso usata per praticare il banditismo sociale” ed a quelle dell’ex direttore del Manifesto Gabriele Polo “Il fallimento della storica Cooperativa Muratori di Reggiolo, data di nascita 1907 che negli anni era diventata la banca per i Risparmi di tutta Reggiolo…allunga qualche ombra anche sul ruolo di collante sociale che le cooperative hanno avuto per anni da queste parti”.  Voi affermate  “… l’avvio di una nuova fase politica che metta in primo piano la ripresa dell’economia e dell’occupazione; un’agenda europea ed italiana caratterizzata da una più compiuta e forte integrazione tra le ragioni del rigore e le ragioni della crescita e della coesione sociale.” Non possiamo non concordare, essendo stato esattamente questo l’impegno che ha caratterizzato l’azione del Governo Berlusconi, interrotto dalla sciagurata anomala parentesi del Governo Monti che ha provocato i disastri economici e finanziari del nostro Paese ben evidenziati, purtroppo, dagli indici economici tutti fortemente negativi prodotti da quell’esperienza che fortunatamente è stata interrotta e che sicuramente gli elettori cancelleranno ricreando una normalità democratica.

“La cooperazione ha affrontato la crisi cercando di difendere l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando significativamente la redditività ma le perduranti difficoltà del momento sono tali da mettere in discussione la sopravvivenza di diverse cooperative, in particolare nel settore delle costruzioni.” Chi come le vostre imprese gode di molti privilegi soprattutto fiscali, ma anche normativi, a tutti i livelli non solo centrali ma anche regionali e locali dovrebbe essere in prima linea nei momenti di crisi riconoscendo che molti soggetti della vostra rete sono ormai da tempo fuori da quei principi di mutualità, solidarietà, partecipazione trasparenza ed estraneità all’intreccio con i partiti e la politica! Ma così non è, ed al più grande conflitto di interessi rappresentato dalle “coop rosse” soprattutto nella nostra Regione e nella nostra Provincia, si aggiunge anche l’evidente collateralismo della Confcooperative che candida il suo presidente Marino nella lista Monti che ha subito scritto alle sue cooperative perché siano la sua cinghia di trasmissione per il consenso elettorale!!!

Nel documento affermate: “Ridurre la pressione fiscale – tema su cui sembra concentrarsi prevalentemente la campagna elettorale – per sostenere la crescita e l’occupazione in particolare dei giovani e per ridurre le diseguaglianze sociali: la riduzione va quindi orientata prevalentemente a favore delle imprese che reinvestono gli utili per creare sviluppo e nuova occupazione e dei redditi più bassi della popolazione. E’ importante, a questo proposito, prevedere il credito di imposta per le imprese che investono in ricerca e innovazione. Occorre soprattutto una diversa distribuzione del carico fiscale: riduzione dell’irap e del cuneo contributivo e fiscale e, parallelamente, una efficace lotta all’evasione”.

Concordiamo pienamente: è nota la nostra proposta sull’abolizione dell’Irap in quattro anni. I dati dicono chiaramente che i risultati più importanti nella lotta all’evasione così come quelli alla criminalità ed alla confisca dei beni provenienti da illeciti mafiosi (poi assegnati alle cooperative) appartengono al periodo del Governo Berlusconi. Il nostro impegno politico si esplica anche nella riduzione dell’elusione fiscale legalizzata di cui godono soprattutto nel settore della distribuzione certe vostre “aziende” beneficiarie a nostro avviso - ma non soltanto nostro - di veri e propri aiuti di Stato in violazione della normativa europea.

“Rilanciare i consumi; riprendere con decisione l’iniziativa sul fronte delle liberalizzazioni. Va a questo proposito scongiurato l’ulteriore aumento dell’Iva previsto per il prossimo luglio.” Se saremo maggioranza il nostro Governo non aumenterà l’IVA. Voi affermate “Per quel che riguarda l’IMU, chiediamo un ripensamento di questo strumento, in particolare rispetto alla prima casa in cui spesso diviene un ulteriore ostacolo alla ripresa del mercato immobiliare, e rispetto alle attività produttive e agricole dove questa imposta va ad aggravare situazioni economiche già difficili, e rispetto alle cooperative di abitazione in regimi di locazione permanente di edilizia sociale convenzionata.”

La nostra proposta è precisa, dettagliata e cifrata: “Abolizione dell’IMU sulla prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli. Restituzione di quanto versato nel 2012”. “La diminuzione della redditività, le nuove imposizioni fiscali per le cooperative volute dal precedente Governo che snaturano il principio sancito dalla costituzione e puniscono ingiustamente una forma solidaristica di impresa, hanno rallentato significativamente la patrimonializzazione creando anche nuove difficoltà nell’accesso al credito. Importante, a questo proposito, il ruolo fino ad oggi svolto dai Consorzi di garanzia fidi, che comunque necessitano di adeguate coperture nei Fondi nazionali e regionali di cogaranzia.

Infine per quanto attiene Il superamento del bicameralismo perfetto, il ripristino di un ruolo centrale dello Stato nell’equilibrio complessivo dei diversi livelli istituzionali, la semplificazione e la riduzione del numero degli enti intermedi a partire dalle Province, l’omogeneizzazione delle regole di contabilità sono temi da tempo maturi e che richiedono solo decisioni tempestive.”
Aggiungiamo la modifica del titolo V della Costituzione sulla base della Riforma Costituzionale attuata dal Governo Berlusconi e che fu cancellata con Referendum. Segnaliamo il nostro impegno all’abolizione integrale del finanziamento pubblico ai Partiti

La lista dei problemi locali che è purtroppo in gran parte irrisolta da vent’anni è da ascriversi soprattutto alle responsabilità di chi ha gestito il potere regionale, provinciale e comunale. Infine permetteteci in tutta franchezza di rappresentare sgomento per la vicenda del Monte dei Paschi di Siena dove la cooperazione della Lega esprime il Vice Presidente di Profumo Turiddu Campaini (Unicoop Firenze) e sulla quale non abbiamo sentito alcun cenno di autocritica.

Alberto Ancarani Candidato alla Camera dei Deputati
Paolo Savelli Candidato alla Camera dei Deputati
Rodolfo Ridolfi Candidato al Senato della Repubblica

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