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Elezioni Politiche 2013

Le Cooperative incontrano i candidati: "Favorire l'occupazione"

La cooperazione ha saputo difendere meglio di altre forme d’impresa l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando la redditività, ma il protrarsi delle difficoltà espone anche le cooperative a rischi

La cooperazione, in questo tempo di crisi, ha saputo difendere meglio di altre forme d’impresa l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando la redditività, ma il protrarsi delle difficoltà espone anche le cooperative a rischi, ad esempio in settori critici come l’edilizia.

Per questo, la prossima legislatura, secondo le tre centrali, sarà particolarmente importante per le riforme che saprà mettere in atto e a tal proposito hanno presentato ai candidati un documento con le priorità del mondo della cooperazione ravennate. Raffaele Gordini - in qualità di coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane della provincia di Ravenna - ha illustrato il documento mettendo in evidenza che occorre soprattutto una diversa distribuzione del carico fiscale: riduzione dell’Irap e del cuneo contributivo e fiscale e, parallelamente, un’efficace lotta all’evasione. Sostenere la crescita, l’impresa e il lavoro, e ridurre le disuguaglianze sociali.

È stato posto l’accento sulla necessità di ridare fiato agli investimenti sia a livello centrale sia degli enti locali; sull’importanza di incoraggiare ricerca e innovazione e di favorire la creazione di reti d’impresa. Per quanto concerne l’Iva, le tre centrali hanno lanciato un appello per scongiurare l’ulteriore aumento previsto per il prossimo luglio. Questo tema è ancor più delicato se si prende in esame l’aumento previsto per le prestazioni sociali delle cooperative che passerebbero dal 4% al 10%, aggravando i costi, soprattutto per i cittadini e per gli Enti locali, dei servizi rivolti alla parte più debole della popolazione.

Sono state inoltre presentate una serie di priorità settoriali: dalla necessità di una programmazione strategica su investimenti nella portualità nazionale con centralità per i porti dell’Alto Adriatico alla riduzione dell’Imu a prime case, attività produttive e cooperative di abitazione; dalla lotta alla concorrenza sleale di cooperative spurie e imprese che applicano dumping contrattuale alla prosecuzione di politiche per le liberalizzazioni e per il rilancio dei consumi.

Sono intervenuti al dibattito, moderato da Pino Morgagni, presidente di AGCI, i candidati alla Camera dei deputati: Sergio Covato - Futuro e Libertà; Claudio Suprani - Partito Repubblicano; Alvaro Ancisi - Unione di centro; Giovanni Paglia – Sel; Alberto Pagani – PD; Fabrizio Martelli - Movimento 5 Stelle; Gilberto Bonaga - Fare per fermare il declino, capolista per il Senato. Erano inoltre presenti: Josefa Idem – PD; Marina Crociani - Fare per fermare il declino; Ilaria Morigi – SEL; Iascio Cesare - M5S.

Il documento presentato dalle tre Centrali Cooperative della provincia di Ravenna ha registrato da parte dei candidati intervenuti una generale condivisone. L’urgenza di impegnarsi per salvaguardare il lavoro e l’occupazione; diminuire il carico fiscale e renderlo più equilibrato; evitare l’aumento dell’Iva; riflettere su strategie e azioni che rimettano in moto l’edilizia pur mettendo in sicurezza l’esistente e il territorio; l’attenzione alta all’agroalimentare e alla nuova Pac; la necessità di far ripartire gli investimenti a livello nazionale e locale così come l’importanza di realizzare opere infrastrutturali, sono stati gli argomenti maggiormente richiamati nei commenti dei candidati.

Elio Gasperoni, presidente di Legacoop, ha concluso l’incontro sottolineando che l’Alleanza delle Cooperative Italiane non è un fatto solo culturale, ma nasce dalla consapevolezza che il movimento cooperativo è una parte fondamentale del Paese, rappresenta l’8% del Pil, non chiede privilegi ma non vuole essere confinato: e' impegnato a garantire lavoro ai soci con imprese efficienti, e intende essere vincente anche sul piano internazionale. «Siamo molto gelosi del nostro principio di autonomia - ha affermato Gasperoni - noi non abbiamo né oggi né domani governi amici o governi nemici, ma governi coi quali dialogare e lavorare. Vogliamo credibilità  di proposte. In particolare dovete essere consapevoli che le cooperative operano in un sistema pubblico in cui i tempi di pagamento arrivano anche ai 365 giorni. Ciò crea problemi di liquidità, che possono trasformarsi in problemi di solvibilità, e le imprese chiudono».

I tre presidenti – Gasperoni, Gordini e Morgagni -  hanno poi ribadito che «per concretizzare gli obiettivi esposti servono Istituzioni forti, credibili, più efficienti e meno costose. Serve quindi ricostruire la fiducia fra cittadini e politica, fra imprese e politica».

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