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Faenza, locali per emergenza abitativa. Berti (Lega): "Giusto attivarsi, ma servono criteri ferrei e controllo"

“Monitoreremo la situazione, cercando di evitare eventuali “scavalcamenti ingiusti” delle graduatorie comunali. La solidarietà va bene sempre e solo se è fatta con criterio", afferma Berti

Anche la Lega Nord faentina dice la sua opinione sulla richiesta dell’Asp della Romagna Faentina di attivare un servizio di esplorazione e ricerca di locali sfitti da destinare a situazioni di emergenza abitativa o di accoglienza, e lo fa per bocca del consigliere comunale Jacopo Berti: “E’ giusto attivarsi per trovare locali da destinare a persone disagiate, single, coppie con figli o sfrattati. Ma bisogna utilizzare un criterio ferreo, e non usare l’emergenza abitativa come metodo per scavalcare le graduatorie comunali e destinare le abitazioni a soggetti che non hanno i requisiti e che non contribuiscono al bene comune”.

Prosegue quindi il giovane consigliere leghista: “Sappiamo bene che è necessario trovare locali per le famiglie bisognose e con diversi problemi a carico, ma sappiamo allo stesso tempo, che l’arma dell’emergenza abitativa è stata utilizzata per le ultime assegnazioni di case a nomadi, scavalcando di netto la graduatoria comunale, dove sono presenti persone molto più bisognose e soprattutto con più requisiti di loro”. “Negli ultimi anni c’è stato un incremento vertiginoso di richieste di assegnazione di casa tramite l’emergenza abitativa, il periodo di crisi non ha aiutato, e sappiamo che il comune di Faenza, così come tutti i comuni dell’Unione, ha a che fare quotidianamente con questo tipo di richieste. E’ giusto aiutare chi ha veramente bisogno, ed è per questo che chiediamo che ci siano criteri ferrei di scelta”, evidenza Berti.

“Nella richiesta dell’Azienda dei Servizi alla Persona, c’è però una cosa che non ci convince, cioè il fatto che si parli oltre di emergenza abitativa, anche di accoglienza - prosegue -. Su questo non transigiamo. Siamo totalmente contrari al fatto che dei privati concedano la loro abitazione sfitta a profughi e clandestini. Un conto è aiutare chi ha pagato e tuttora paga le tasse sul territorio e ha dei requisiti base per l’accesso, un conto è aiutare tutti indistintamente, e credo anche ingiustamente, gravando sulle tasche dei cittadini”. Conclude quindi il consigliere della Lega Nord: “Monitoreremo la situazione, cercando di evitare eventuali “scavalcamenti ingiusti” delle graduatorie comunali. La solidarietà va bene sempre e solo se è fatta con criterio. Prima di dare alloggi e benefit a persone che nemmeno vogliono integrarsi, pensiamo a coloro che veramente hanno bisogno”. 

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