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Energia, Ferrero (FdI): "Superiamo il Pitesai per sfruttare il gas dell’alto Adriatico e rilanciare la nostra economia"

Il consigliere di Fratelli d'Italia: "L’Alto Adriatico disporrebbe potenzialmente di risorse pari a circa 500 miliardi di metri cubi di gas, tuttavia queste ingenti risorse ad oggi non sono utilizzabili, poiché il Pitesai con le sue regole non ne consente lo sfruttamento"

“Torniamo a sfruttare il gas dell’alto Adriatico per dare un nuovo sviluppo alla nostra economia”. A chiederlo, attraverso una mozione, è Alberto Ferrero, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Ravenna. "Fin dagli anni ’50 quando a Ravenna furono scoperti i primi giacimenti in Europa di gas in mare, la nostra città è stata giustamente definita la “capitale” italiana del metano. Tanto che negli anni ’60, dal distretto di Ravenna proveniva oltre il 50% dell’intera produzione nazionale di gas - afferma l'esponente di Fratelli d'Italia - La produzione italiana di gas è passata dai circa 20 miliardi di metri cubi all’anno dell’inizio anni 2000 ai circa 3,5 attuali. Tanto che ad oggi su un consumo annuo di oltre 70 miliardi di metri cubi di gas oltre il 95% è importato dall’estero, con maggiori costi sia ambientali che economici, per di più da paesi non democratici o con sistemi di governo non stabili".

"La particolare situazione internazionale - prosegue Ferrero - ha messo a nudo tutte le difficoltà che una eccessiva dipendenza dall’estero provoca, per di più se da paesi poco affidabili dal punto di vista politico, portando ad un notevole aumento dei costi energetici e conseguentemente dell’inflazione. Tutto questo sta creando notevoli danni sia alle aziende che necessitano di energia sia alle famiglie. Categorie, peraltro, già impoverite dalla pandemia".

"L’Alto Adriatico disporrebbe potenzialmente di risorse pari a circa 500 miliardi di metri cubi di gas, sufficienti a garantire per molti anni la copertura di una importante quota del fabbisogno nazionale, tuttavia queste ingenti risorse che darebbero notevole impulso all’economia sia nazionale che della nostra città, ad oggi non sono utilizzabili, poiché il Pitesai con le sue regole non ne consente lo sfruttamento - aggiunge il consigliere FdI - Infatti, oggi, non solo non è possibile coltivare giacimenti entro 12 miglia dalla costa (miglia geografiche), ma anche entro 12 miglia da qualsiasi posto in cui sia presente oggi un’area protetta o che si pensa se ne potrà istituire una (miglia amministrative). Tutto questo ha di fatto reso tutto il nord Adriatico, ovviamente nella sola parte italiana, non sfruttabile".

Con la mozione, perciò, Ferrero impegna sindaco e Giunta "a farsi parte attiva in tutte le sedi affinché il Pitesai venga superato, se non in toto, quantomeno nelle parti in cui si vincola al rispetto delle 12 miglia amministrative e non geografiche, lo sfruttamento e la coltivazione di nuovi giacimenti. Solo in questa maniera si potrà realmente ritornare a sfruttare il gas dell’alto Adriatico e dare un nuovo sviluppo all’economia nazionale e di Ravenna".

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